• Abbonati
La polemica

“Parking Fara, si può tornare indietro e la pandemia ci obbliga a farlo”

“Nonostante la mobilità cittadina sia cambiata e il progetto sia vecchio di 20 anni, il Comune resta inamovibile, senza nemmeno esplorare possibilità alternative”: parlano le associazioni per Città Alta e Colli, Italia Nostra e Legambiente

Venerdì 12 febbraio si è svolto un incontro tra l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Giorgio Gori e dall’assessore Stefano Zenoni, e le associazioni per Città Alta e Colli, Italia Nostra, Legambiente rappresentate dai loro presidenti Beppe Cattaneo, Paola Morganti e Elena Ferrario.

L’incontro, come riporta il comunicato di Legambiente Bergamo, è nato da una richiesta delle associazioni, espressa in una lettera datata maggio 2020, di aprire un dialogo sul travagliato cantiere del parcheggio della Fara: “Ci trovavamo in un momento di ripresa della normalità dopo la prima ondata della pandemia, è sembrato naturale chiedere una consapevolezza maggiore e un concreto cambiamento negli stili di vita. E il fatto che da oggi il governo abbia un Ministero per la Transizione Ecologica dà ragione alle nostre convinzioni”, si legge nel documento.

Una lunga battaglia, iniziata circa 20 anni fa sin dalla comparsa del progetto del parcheggio, tra le associazioni e le diverse amministrazioni che si sono susseguite negli anni.

“Abbiamo sempre evidenziato l’incongruità dell’opera e il suo impatto su un territorio tanto delicato, unendo le voci per cercare di scongiurare l’avvio del cantiere – continua il testo – Ma l’iter è proseguito, nonostante i cambi di amministrazione, nonostante che si fosse creata una forte attenzione da parte dei cittadini e nonostante i grandi problemi sorti nel tempo, tra i quali quelli strutturali (la frana, lo sversamento di materiale contaminato) e quelli procedurali, che ora vedono nuovamente il cantiere fermo in attesa di una nuova gara di appalto. Da questi due fattori, cioè il particolare momento storico e l’incongruità del parcheggio, e dalla certezza che quel luogo, un tempo ricco di fascino e di naturalità è ormai irrimediabilmente perso, è nato il tentativo di chiedere un ripensamento per un utilizzo alternativo di quell’area, che sia veramente al servizio di Città Alta e che ne ridimensioni l’impatto finale, in termini di struttura e di traffico di mezzi privati“.

Nel corso della riunione è stata avanzata la “proposta di un utilizzo differenziato multifunzionale” (riduzione dei parcheggi e destinazione ai residenti, hub carico/scarico merci, nolo bici, di un progetto condiviso di sistemazione dell’area verde sovrastante etc.)

Un’idea “ascoltata, ma categoricamente non presa in considerazione”, commentano le associazioni.

“Questi impieghi alternativi non garantiscono, secondo l’Amministrazione – spiega il documento – il ritorno economico dell’investitore (Bergamo parcheggi è a prevalenza di proprietà di un soggetto privato, Atb in minoranza) oppure non necessitano la partecipazione da parte dei cittadini e quindi vanno scartati a priori. Il sindaco Gori e l’assessore Zenoni hanno confermato il progetto così come già noto, non lasciando nessun margine di revisione. Resta, come prevedibile, la loro convinzione dell’utilità del parcheggio anche per liberare, a progetto realizzato, alcune piazze (Cittadella, Angelini) e destinare ai soli residenti i parcheggi in piazza Mercato del Fieno e sulle Mura”.

“Nonostante, quindi, la mobilità cittadina sia cambiata in questi anni e di più lo sarà nei prossimi, nonostante il progetto sia vecchio di 20 anni, si ritiene conveniente rimanervi ancorati, senza nemmeno esplorare possibilità alternative”, commentano gli esponenti.

Concludendo, infine, con un pensiero rivolto non solo alla contemporaneità, ma alle future generazioni che la città che stiamo costruendo giorno dopo giorno dovranno abitarla: “Ciò che ha mosso le associazioni è la convinzione che siano richieste capacità e intelligenza ad ogni amministrazione e ad ogni governo che abbia a cuore la salute delle persone. Saper cambiare modelli e progetti a fronte di quanto sta accadendo, riteniamo che sia una dimostrazione di queste capacità: una transizione ecologica che punti sempre di più su mobilità sostenibile e tutela dell’ambiente e della salute. Sarebbe (stata) un’ottima occasione. Per tutti noi e le prossime generazioni, non vogliamo rinunciare a sperare in un doveroso ripensamento su un progetto ecologicamente sbagliato. Ci appelliamo alle sensibilità, intelligenze e professionalità di cittadini e associazioni perché attivino partecipazione e supportino con idee e proposte un diverso destino, più sostenibile, per questo luogo”.

Venerdì 12 febbraio il Sindaco e l’Assessore Zenoni hanno concesso un incontro ai presidenti di tre associazioni -…

Pubblicato da Noparkingfara su Lunedì 15 febbraio 2021

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
Sopralluogo cantiere via Fara
L'attacco
I NoParking Fara dopo la delibera dell’Anticorruzione: “È ora di dire basta al progetto”
Sopralluogo cantiere via Fara
Il cantiere in città alta
Parcheggio alla Fara, per l’Anticorruzione la gara d’appalto è da rifare
Le prime micro-mine usate al parcheggio della Fara
L'appello
Ambientalisti al sindaco di Bergamo: “Ripensate il Parking Fara, incontriamoci”
parking brembilla
L'opera
Città Alta, ok il collaudo della parete di 33 metri: “Parking Fara pronto a inizio 2022”
Humanitas Gavazzeni porta nuova
Bergamo
Humanitas debutta in centro città con un nuovo poliambulatorio
Sopralluogo cantiere via Fara
Bergamo
Parcheggio della Fara: ricorso “inammissibile” della ditta non ripescata
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI