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Coronavirus

Focolaio ad Arcene, salgono a 49 i positivi. I sindacati: “Ridurre alunni per classe”

Il caso del paese della Bassa, dove il sindaco ha chiuso le medie a causa dei contagi. Bernardini (Flc-Cgil): "Si pensi allo sdoppiamento delle classi numerose"

“Siamo arrivati a 49 positivi ufficiali, ma sappiamo che potrebbero essere di più a causa del ritardo nella compilazione delle liste”. L’aggiornamento lo fornisce il sindaco di Arcene, Roberto Ravanelli, dove la scoperta di un focolaio ha portato alla chiusura delle scuole medie a tempo indeterminato. Il primo cittadino non nasconde che alla diffusione del contagio possa aver contribuito una variante del Covid-19. Anzi, ha definito il sospetto “fondato”. “Ats sta indagando – si limita a commentare -. In tre settimane siamo passati da 1/2.500 ad 1/100 contagiati. Per ora la scuola primaria rimane in presenza, a parte le classi in quarantena”.

Proprio sul tema scuole si registra la crescente preoccupazione tra gli addetti ai lavori di fronte alle nuove varianti del virus. “Ciò che chiediamo da tempo diventa ancor più urgente, non solo in termini di screening e vaccinazione dei lavoratori del settore, ma anche di ripensamento degli organici di classi spesso troppo affollate” riflette Elena Bernardini, segretario generale della Flc-Cgil di Bergamo.

 “Quello del numero di studenti per aula resta l’elemento cruciale in questa pandemia, ora che si è più o meno messa mano alla questione del trasporto degli studenti – aggiunge la sindacalista bergamasca -. Da tempo chiediamo a livello nazionale una modifica dei parametri sugli organici. Occorre operare in un’ottica di revisione del Decreto 81 del 2009 che, con l’allora ministro dell’Istruzione Gelmini, aumentò gli alunni per classe. Fino ad oggi quel provvedimento non è mai stato messo in discussione, ma è più che mai necessario farlo: lo era già prima del coronavirus per poter avere una buona didattica, lo è ancora più oggi per questioni di sicurezza sanitaria. Proprio in questi giorni si comincia a lavorare per delineare il nuovo organico del prossimo anno scolastico: è questo il momento di pensare allo sdoppiamento delle classi numerose, che per noi resta un obiettivo prioritario”.

In queste ore i sindacati della scuola hanno inviato al presidente di Regione Lombardia e agli assessorati preposti una lettera in cui chiedono un’immediata campagna di vaccinazione per il personale scolastico, insieme a un programma di screening e tamponi. Nel frattempo, la Giunta ha comunicato l’avvio della prenotazione dell’offerta di tamponi antigenici per scuole superiori e Istituti professionali. “Il servizio gratuito – ha commentato il vicepresidente ed assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti – è un’opportunità per individuare eventuali casi Covid-19 positivi in modo precoce. In questa fase della pandemia vi è evidenza di un’elevata trasmissione nei gruppi di popolazione più giovane. Con particolare riguardo proprio alla fascia di età tra i 14 e i 19 anni, che si caratterizza per una intensa attività sociale e una bassa manifestazione clinica del Covid”.

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