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L'andamento del virus

Le varianti Covid in Lombardia mettono a rischio la zona gialla

L'epidemiologo Carlo La Vecchia: "Contagi risaliti, soprattutto nelle province di Brescia, Milano e Bergamo"

“Varianti” di nome e di fatto. Chi sperava che l’epidemia in Lombardia fosse destinata a contrarsi, rischia di restare deluso. Un inversione di marcia dovuta proprio alle varianti del Covid, quelle che nelle ultime settimane si sono diffuse a velocità sempre maggiore creando focolai a Trescore Balneario, nel Bergamasco, a Corzano nel Bresciano e Bollate nel Milanese. Mettendo di fatto a rischio la zona gialla ottenuta grazie al progressivo miglioramento osservato da Natale in poi.

Il Corriere della Sera entra nel dettaglio, spiegando come le previsioni elaborate il 6 febbraio mostravano che, partendo da una media di circa 400 nuovi “positivi” al giorno (media sui 7 giorni), a fine mese su Milano si sarebbe scesi ben sotto i 200 nuovi contagiati ogni 24 ore. Quelle stesse previsioni sono però state rielaborate prima il 10 e poi il 12 febbraio, con un risultato completamente diverso. L’ipotesi più aggiornata infatti è che per la fine di febbraio, a Milano, si arrivi a una media di oltre mille nuovi “positivi” al giorno, probabilmente anche sopra i 1.200.

A cambiare le condizioni sarebbe potuto intervenire un solo fattore, l’ingresso in scena delle varianti: prima di tutto quella inglese. “Purtroppo i dati non scendono più e i contagi sono risaliti – dichiara al Corriere Carlo La Vecchia, epidemiologo e docente di Statistica medica alla “Statale” -. Una situazione che vediamo soprattutto in tre province, Brescia, Milano e Bergamo. Purtroppo sul fatto che in Lombardia sia cambiata la tendenza, da una discesa a una risalita, non ci sono dubbi, è un fatto che possiamo dare per consolidato”.

E che si vede anche nei dati: il 13 febbraio in Lombardia lieve aumento di ricoveri in terapia intensiva (+6, 365 in totale), stabili i ricoveri non intensivi (-9, 3.574 in tutto), 61 decessi e 2.277 nuovi contagiati (tra cui 571 a Milano, 481 a Brescia e 172 a Bergamo). Il 14 febbraio altri 504 contagi a Milano, ben 617 a Brescia e 162 a Bergamo.

Ma quanto pesi oggi la variante? Difficile dirlo, perché le analisi sui campioni di virus delle persone contagiate sono poche, intorno all’1-2 per cento dei tamponi “positivi”, in linea col resto d’Europa. La Regione ha sostenuto che il 30 per cento dei nuovi contagi sia riconducibile alla variante, ma è probabile che il riferimento sia soltanto ai focolai, mentre “servirebbe – continua il docente della “Statale” — un’analisi su un campione più ampio e rappresentativo”.

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