“Stiamo tornando alla situazione di fine novembre”. Gli esperti di Ats Bergamo lo spiegano a chiare lettere: “Dopo un periodo di contenimento importante, da fine gennaio è ricominciato un incremento della curva con 180 nuovi casi odierni, 131 in media negli ultimi sette giorni”.
Un aumento – secondo l’Agenzia di Tutela della Salute – dovuto in parte al declassamento in zona gialla e al calo d’attenzione sulle misure di contenimento del contagio, alla riapertura delle scuole e alla presenza delle nuove varianti e della loro velocità di trasmissione.
“Attualmente abbiamo 25 casi di variante di cui 2 brasiliana, variamente distribuiti – rivela la dottoressa Lucia Antonioli, Direttore del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria a Bergamonews -. Ats si muove con la sorveglianza e il contact tracing, cercando di individuare il più velocemente possibile i contatti per metterli in isolamento e contenere la diffusione. Per i casi di variante sospetta e confermata la quarantena si prolunga a 14 giorni, e la ricerca dei contatti viene estesa ai 14 giorni prima del tampone positivo sino ai 14 giorni successivi al tampone”.
Una quindicina di casi con variante inglese sono stati accertati a Trescore Balneario. Accertamenti sono in corso ad Arcene, dove la campanella delle scuole medie non suonerà per un po’, dopo la decisione del sindaco Roberto Ravanelli di chiuderle fino a quando la situazione epidemiologica non migliorerà. Il sospetto (“fondato”, lo ha definito il sindaco) è che allo sviluppo del focolaio tra i banchi di scuola possa avere contribuito proprio una variante del virus. La decisione di chiudere temporaneamente le scuole elementari e medie è stata presa anche dal sindaco di Gorlago, Maria Elena Grena, dopo avere riscontrato un “numero significativo di casi Covid-19 positivi”.
Casi che possono contribuire ad alzare il livello d’allerta in tutte le scuole, comprese quelle dell’infanzia, dove si registrano “casi di bimbi paucisintomatici” – ovvero con sintomi in forma lieve, spiega la dottoressa Antonioli – per alcuni dei quali è stata confermata proprio la variante inglese. La situazione dei contagi è diffusa in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Gli elenchi non vengono diffusi – chiarisce – ma dalle ultime rilevazioni le classi in quarantena risultano circa cinquanta”.
Non a caso, pochi giorni fa Ats ha inviato ai genitori una lettera parlando di “calo nel livello di attenzione e collaborazione” da parte di alcune famiglie. Ma l’invito è quello a non abbassare la guardia, anzi: “Nuove varianti del virus particolarmente contagiose ci impongono maggior attenzione, ci suggeriscono di non trascurare sintomi che definiremmo banali in altre circostanze, ci obbligano a non esporre ad inutili rischi altri bambini, famiglie, educatori ed insegnanti” conclude l’esperta di Ats.
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