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Bergamo

Raccolta rifiuti: i primi cambiamenti per famiglie con gatti e persone incontinenti

Dopo una settimana dall'avvio della nuova raccolta rifiuti: il punto della situazione e i primi aggiustamenti

Dal 1° febbraio in città è attiva la nuova raccolta dei rifiuti in plastica e indifferenziato.

Con l’utilizzo di sacchi (la cui quantità annua è stabilita dai membri della famiglia) recanti un codice alfanumerico collegato all’utenza, obiettivo della campagna Mi piace un sacco di Aprica e Comune di Bergamo è quello di rendere Bergamo una città virtuosa per la raccolta differenziata e diminuire in modo significativo la produzione di rifiuti indifferenziati, molto impattanti a livello di costi e ambiente.

Un partenza morbida, come ha più volte dichiarato l’assessore all’ambiente Stefano Zenoni, senza sanzioni e rigidi controlli, ma necessaria per poter così “tarare” il nuovo sistema a seconda dei bisogni della città.

Dopo una settimana dall’avvio e dal ritiro dei sacchi per quasi tutte le utenze (l’80% per quelle domestiche e il 52% per le commerciali) e numerose polemiche, dubbi e domande da parte dei cittadini, l’assessore Zenoni, Filippo Agazzi e Roberto Pennacchia di Aprica hanno voluto fare il punto della situazione e decidere di fare degli aggiustamenti al nuovo sistema dei rifiuti, alla luce del confronto con le diverse realtà delle famiglie bergamasche.

“Abbiamo deciso di attuare delle modifiche, ma ci tengo a dire che l’intero progetto è confermato così come i pilastri sui cui si fonda: dal numero dei sacchi per famiglie al codice alfanumerico – precisa l’assessore Zenoni – Crediamo fortemente in questo progetto che deve essere valutato nel corso dell’interno anno 2021 e non dopo solo pochi giorni dal suo avvio. Non ci sono errori in come è stato strutturato, così come non ce ne sono nella grandezza e nei materiali nei sacchi che abbiamo scelto dopo mesi di lavoro e sull’esempio di città in cui questo sistema è già consolidato. Né ci sono falle nel numero di sacchi pensato per famiglie: se, infatti, si differenzia bene la quantità è più che sufficiente”.

Il primo aggiustamento riguarda il numero di sacchi in più a cui una famiglia con un componente con problemi sanitari può accedere: vista la complessità di situazioni mediche riscontrate, si è deciso di stabilire 150 sacchi in più, invece che i preventivati 50, per i nuclei famigliari che presentano questa necessità.

Non solo, per agevolare il ritiro, sarà possibile andare nella sede di Aprica in via Moroni per ritirare l’intero numero di sacchi annuo. Restano invariati, invece, il numero di sacchi aggiuntivo (50) per le famiglie con un bambino al di sotto dei 3 anni.

Importante novità anche per le famiglie con gatti in casa.

“Abbiamo ricevuto molte segnalazioni per quanto riguarda lo smaltimento della lettiera che deve essere buttata nei sacchi dell’indifferenziato: alcuni, infatti, trovano che avendo anche questi rifiuti da smaltire il numero di sacchi sia troppo poco. Perciò, abbiamo predisposto che anche gli Ecovan sparsi per la città possano ritirare le lettiere sporche. In seguito, potremo valutare anche di aumentare il numero di sacchi, anche se il quantitativo era stato pensato per un animale domestico a famiglia. Quando iniziano a diventare tre, quattro o anche di più forse si può anche prevedere di pagare una quota pagando più sacchi, così da evitare di gravare sugli altri cittadini”, spiega Zenoni. (QUI GLI ECOVAN)

Oltre 400 sono le chiamate che, al giorno, Aprica riceve per chiarimenti. Due terzi dei contatti hanno segnalato il non riconoscimento della carta dei servizi ai distributori, dovuto, infine, ad una non regolarizzazione nei confronti della TARI.

“Questo è un fattore ‘positivo’ perché permette di mettere in regola situazioni che prima non erano chiare. Sappiamo che le attese sono molte lunghe per ricevere un appuntamento per aggiustare la situazione, perciò Aprica ha attivato un sistema di rinforzo”, dichiara Zenoni.

Tra i malcontenti, anche un’interrogazione presentata dai consiglieri della Lega (con prima firma Alessandro Carrara) in cui viene denunciato il fatto che “i sacchi risultino essere troppo sottili e quindi soggetti a continue rotture”, si legge nel documento.

“Abbiamo fatto numerosi test prima di distribuirli ai cittadini e possono resistere a 12L di acqua. In più, sono stati fatti con le stesse caratteristiche dei precedenti e, quindi, con le stesse capacità di resistenza ai tagli. Inoltre, riempiendo tutto il sacco da 40L il sacco non pesa più di 1,5kg ed è impossibile che con questo peso si rompa. Certamente bisogna fare attenzione a quello che si butta”, commenta Pennacchia.

“Siamo consapevoli che non sia un cambiamento che può avvenire in pochi giorni, comporta modifiche radicali delle abitudini e dei comportamenti di tutti. Per questo verrà incrementata la comunicazione tramite delle FAQ sul sito di Aprica e del Comune e faremo, anche, una comunicazione mirata a chi ancora non ha ritirato i sacchi”, dichiara l’amministratore delegato di Aprica Agazzi.

Si comunica anche che il distributore situato presso la Funicolare di San Vigilio in Città Alta è temporaneamente non disponibile a causa della chiusura per manutenzione della struttura (fino al 01 marzo). Per gli utenti della zona, è possibile recarsi presso l’Ecovan presente il martedì in Piazza Mascheroni (dalle ore 08,30 alle ore 12,30) che sarà attrezzato per la fornitura dei sacchi e il sabato mattina (a partire da sabato 13 febbraio), dalle ore 08,00 alle ore 12,00, all’esterno della Funicolare sarà altresì garantita la distribuzione dei sacchi, grazie alla presenza di un operatore Aprica dedicato.

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