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Coppa italia

L’Atalanta vuole regalarsi la finale a tutti i costi: col Napoli sarà una gran battaglia

Infortuni e squalifiche condizioneranno le scelte iniziali dei due allenatori: ma in campo andranno squadre con un atteggiamento completamente diverso rispetto a quello visto nel weekend contro Torino e Genoa.

Esattamente una settimana dopo, l’Atalanta incontra nuovamente il Napoli al Gewiss Stadium nella semifinale di ritorno della Coppa Italia.

Questa sera (fischio d’inizio 20.45) non si può sbagliare: chi perde è fuori, chi vince va a giocare la finalissima.

Per la verità il Napoli ha una chance in più: un eventuale pareggio con reti qualificherebbe i partenopei in virtù dei gol realizzati fuori casa. Un piccolo vantaggio che, nella sostanza, cambia poco perché il Napoli, se vorrà passare, dovrà realizzare almeno una rete.

Entrambe le formazioni vengono da un fine settimana piuttosto agitato.

Gli azzurri sono infatti reduci dalla sconfitta di Genova (sponda rossoblu) nella quale l’eterno Goran Pandev ha fatto ammattire i suoi ex compagni. I nerazzurri sono invece stati capaci di buttare al vento una vittoria già in tasca, scialacquando un vantaggio di tre reti sul Toro che, nel finale, avrebbe addirittura potuto vincere la gara.

La testa già alla semifinale? Probabilmente sarà anche vero, ma né il Napoli né l’Atalanta possono essere quelle viste nel week end. Anzi, possiamo dire esattamente il contrario, perché la partita d’andata di tre giorni prima è stata molto equilibrata e giocata su ottimi ritmi.

La Dea vista contro il Toro è apparsa davvero stanca, fors’anche complici le numerose partite che sta disputando in quest’arco di stagione. Ma farsi rimontare tre reti di vantaggio da una squadra onestamente modesta come l’attuale Torino, è stato davvero pazzesco, ricordando un famoso Atalanta-Avellino di 36 anni fa.

Ma l’Atalanta di oggi non è quella di allora, ecco perché questa debacle ha ancor più dell’incredibile. E fa specie il fatto che, in una giornata nella quale qualcosa non gira nel verso giusto, la Dea non sappia “tirare i remi in barca” e gestire il vantaggio. Si dirà che le squadre di Gasperini sono fatte così, che giocano sempre per segnare. Ma quando le gambe non vanno e ti rendi conto che può succedere l’inimmaginabile, ecco che anche qualche rinvio alla “viva il parroco” può andare bene.

Lungi da me criticare quanto di fantastico fin qui costruito dai Gasp boys, ma se lo stesso De Roon si è sentito in dovere di scusarsi con i tifosi, significa che le mie considerazioni non sono poi così farneticanti.

Andiamo oltre, sapendo che alle due squadre si presenta stasera l’occasione per un pronto riscatto ed in palio c’è “nientepopodimeno” che la finale della Coppa Italia. Un traguardo molto importante, tanto che i tifosi nerazzurri, non potendo riempire lo stadio, si presenteranno in tardo pomeriggio a Zingonia per caricare la squadra.

Occhio però anche alla gestione degli uomini: qualcuno dei protagonisti, da ambo le parti, rischia di saltare l’ultimo appuntamento in programma il prossimo 19 maggio: Josip Ilicic e Ruslan Malinovskyi (sponda nerazzurra), Lozano e Mario Rui (sponda azzurra) sono infatti diffidati.

Sarà certamente una partita carica di tensione, nella quale ogni occasione andrà sfruttata al massimo.

I precedenti tra le due formazioni li ho rammentati in occasione della partita d’andata che, come ricorderete, è finita con uno 0 a 0 che francamente ha lasciato l’amaro in bocca più ai nerazzurri, che hanno costruito numerose occasioni da gol senza riuscire però a concretizzarle.

Per gli amanti delle statistiche evidenzio che l’Atalanta ha superato la semifinale di Coppa Italia 4 volte su 6, anche se poi nelle 4 finali disputate solo una volta è riuscita a vincere. Al contrario il Napoli ha raggiunto la finale per ben 10 volte, con 6 successi.

In casa nerazzurra mentre Hateboer è ancora out, Gasperini ha recuperato Maehle (convocato) anche se il suo impiego dall’inizio non è ancora certo. Romero è squalificato per cui la terza maglia in difesa se la giocano Caldara e Palomino. Sulla trequarti Pasalic potrebbe contendere il posto a Pessina, mentre davanti partiranno Ilicic e Zapata.

Difesa da reinventare per Gattuso costretto a rinunciare a Koulibaly (causa Covid) e Manolas (infortunio che lo costringerà ad almeno tre settimane di stop). Bakayoko in mediana con Zielinski ed Elmas.

L’Atalanta vuole a tutti i costi questa finale: sarebbe un immenso regalo per tutto il popolo atalantino.

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