Saranno giudicati in Corte d’Assise i tre imputati per la morte di Mamadou Lamine Thiam, detto Bara, il 20ennne senegalese di Almè morto in circostanze poco chiare nell’estate 2017 cadendo in un burrone a Ubiale Clanezzo. Lo ha stabilito il giudice monocratico Anna Ponsero, alla luce del reato contestato dal Gip, omicidio preterintenzionale.
Un capo d’imputazione che deve essere giudicato appunto in Corte d’Assise, quindi con due giudici e una giuria popolare.
Il procedimento nei confronti di Claudio Brioschi, 55enne di Ubiale, e Raul Magitteri, 25enne di Sorisole, con la fidanzata Ingrid Bassanelli (accusata “solo” di omissione di soccorso), 26enne di Sedrina, riparte quindi da zero con una data d’inizio ancora da stabilire.
Secondo le indagini coordinate dal pm Fabio Pelosi, quella sera il 20enne ebbe un litigio alla Ubiale Power Sound Festival con le tre persone, che poi lo inseguirono fino al salto oltre il guardrail, nel burrone. Una scena ripresa dalle telecamere di sorveglianza del paese. Il cadavere venne trovato solo il giorno successivo.
Anche mercoledì mattina fuori dal tribunale di Bergamo c’è stata una mobilitazione di amici e non solo del ragazzo, con in mano alcuni cartelloni con la foto della giovane vittima e una scritta: “Giustizia per Bara”.
commenta