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I punti fermi

Covid, cosa sapere e fare prima e dopo la vaccinazione: domande e risposte

Tutte le questioni e gli interrogativi, anche di natura pratica, che ci accompagnano in questa seconda fase

Il 2021 sarà l’anno del vaccino contro il Covid-19, nessun dubbio. Ma a distanza di mesi gli interrogativi non mancano, com’è normale che sia.

Per esempio, ci si interroga ancora sulla durata esatta dell’immunità fornita dalla vaccinazione. E sulla protezione alle nuove varianti del virus, che da qualche tempo circolano in Europa e nel mondo.

Solo il tempo saprà dare delle risposte, ma intanto ci sono alcuni punti fermi sul cosa è bene sapere e fare prima e dopo avere ricevuto le dosi. Una chiara e semplice guida è stata stilata dalla rivista Wired, che spesso si occupa di temi legati a scienza e medicina. Ve la proponiamo.

Cosa sapere PRIMA di fare il vaccino contro il Covid?

Se ho già avuto Covid, posso vaccinarmi?

Sì, ma per ragioni pratiche il commissario straordinario all’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, ha affermato che la vaccinazione in questi casi avverrà più tardi perché la persona che ha già avuto il coronavirus è già probabilmente protetta per un certo periodo, in corso di valutazione. Basandosi sui dati ad oggi a disposizione, che indicano un’immunità di circa 6 mesi, l’Organizzazione mondiale della sanità suggerisce di posticipare anche di 6 mesi la vaccinazione in chi è già stato colpito dal Covid-19. Tuttavia il test per verificare una precedente infezione prima di vaccinarsi non è un sistema raccomandato.

Bambini e adolescenti potranno vaccinarsi?

Per il momento i vaccini approvati nell’Unione europea, quello di Pfizer-Biontech e quello di Moderna, sono indicati rispettivamente in persone con più di 18 anni e con più di 16 anni. Anche il vaccino dell’università di Oxford e Astrazeneca è raccomandato solo dai 16 anni su. Per questo attualmente bambini e ragazzi non possono ricevere il vaccino. La ragione riguarda il fatto che le sperimentazioni non hanno incluso queste fasce d’età più giovani.

Se ho Covid o sono stato a contatto con una persona che ce l’ha, posso fare il vaccino?

No. Se si è positivi al coronavirus bisogna rimanere a casa e seguire le regole relative all’isolamento. Se si è solo stati esposti, a contatto stretto con una persona positiva, non si può comunque fare il vaccino e si deve attendere che sia passato il periodo finestra e la quarantena, secondo le attuali norme. Questo serve a evitare che operatori sanitari e le altre persone in coda per la vaccinazione possano essere contagiate. Successivamente sarà possibile vaccinarsi secondo le priorità e i tempi indicati dalle autorità. Per lo stesso motivo se si hanno sintomi riconducibili anche al Covid è bene contattare il proprio medico di famiglia.

Se ho avuto Covid e a distanza di un mese o più ho ancora sintomi, posso vaccinarmi?

Sì. Come spiega un articolo sulla Cnn, chi ha il cosiddetto Long Covid e sintomi da più di 3-4 settimane ma non è più in isolamento potrà ricevere la vaccinazione secondo le tempistiche indicate successivamente dalle autorità sanitarie.

Se ho allergie, cosa devo fare?

In questo caso è bene parlarne col medico e indicare, quando ci si reca al centro vaccinale e prima della vaccinazione, tutte le allergie di cui si soffre o si è sofferto, descrivendo che tipo di reazione (orticaria, shock anafilattico) si è avuto e a cosa (farmaci, alimenti).

Cosa fare DOPO aver ricevuto il vaccino?

Quando sarò protetto dopo aver fatto il vaccino?

Fra la prima e la seconda dose intercorrono 3 settimane nel caso del vaccino di Pfizer-BioNTech, 4 nel caso di quello di Moderna e da 4 a 12 per quello di AstraZeneca. Il vaccino di Pfizer-BioNTech fornisce la massima immunità almeno a partire da 7 giorni dopo la seconda dose, quello di Moderna almeno dopo 14 e quello di AstraZeneca dai 7 ai 10 giorni dopo. L’immunità, dunque la protezione – che si esprime nel nostro organismo con la produzione di anticorpi specifici contro il virus e cellule T – richiede un po’ di tempo e non è immediata.

Una volta trascorso questo periodo posso smettere di utilizzare la mascherina?

No, per più di un motivo. Dobbiamo accettare che vaccinarsi non equivale a tornare alla vita di prima, almeno non per ora. Non è ancora chiaro se i vaccini impediscano di contrarre e dunque trasmettere il virus o soltanto la comparsa dei sintomi Covid-19, la malattia. In altre parole, potremmo essere vaccinati e comunque trasmettere il coronavirus. La nota favorevole è che se siamo vaccinati non sviluppiamo i sintomi nell’ampia maggioranza dei casi. L’altra ragione è che l’efficacia dei vaccini è elevata ma non totale e questo vuol dire che qualche vaccinato non è immune. Questo avviene in basse percentuali, ad esempio se l’efficacia è al 95% il 5% potrebbe essere non protetto. Probabilmente più avanti (anche se non sappiamo quando, forse quando avremo raggiunto l’immunità di gregge?) la risposta cambierà e potremo iniziare a comportarci diversamente. Altra ragione, l’eventuale circolazione, attuale o futura, di nuove varianti di coronavirus, contro cui i vaccini ragionevolmente sono ancora in buona parte efficaci, ma non ne abbiamo la certezza. In generale, gli esperti rimarcano che il vaccino non è la risoluzione di tutti i problemi e la fine della pandemia (anche contando che prima di vaccinare tutti passerà diverso tempo). 

Potrò avere degli effetti collaterali subito dopo aver ricevuto il vaccino?

Sì e nel caso di reazioni comuni e non gravi è un fatto anche positivo, segnale che il vaccino sta funzionando. In Italia, secondo i dati dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), su 1.564.090 dosi somministrate al 4 febbraio sono pervenute 7.337 segnalazioni, di cui il 92,4% relative a reazioni non gravi: ad esempio dolore nel sito di iniezione, debolezza e stanchezza, stato febbrile lieve-moderato, dolori articolari e muscolari, ma anche mal di testa e alterazioni del senso del gusto. C’è stato qualche evento avverso più grave per ora sospetto (in corso di valutazione), fra cui 14 casi di shock anafilattico e 13 decessi (di età media pari a circa 86 anni e con una o più patologie pregresse), – tutte queste reazioni non riguardano solo il vaccino anti Covid, ma molti altri farmaci.

Se manifesto i sintomi del Covid-19 e risulto positivo al coronavirus dopo il vaccino, questo non mi ha protetto?

La risposta è: dipende. Intanto, se i sintomi e la positività appaiono dopo la prima dose, bisogna ricordare che l’immunità arriva soltanto alcuni giorni dopo la ricezione della seconda dose di vaccino, dunque un’infezione contratta e manifestata prima di questo periodo di tempo non è da attribuire alla mancata protezione del vaccino. In ogni caso nessuno dei vaccini disponibili (anche per altre malattie, non solo Covid) è efficace al 100%, quindi qualche vaccinato – in basse percentuali – potrà sviluppare Covid-19 (soprattutto se il coronavirus è ancora ampiamente circolante e non si è raggiunta l’immunità di gregge) anche a distanza dalla seconda dose.

Il vaccino potrebbe farmi ammalare di Covid-19?

No, come chiariscono anche i Cdc (Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie) statunitensi, sfatando uno dei miti sulla vaccinazione. Nessuno dei vaccini approvati contiene il virus vivo e dunque non è in grado di causare l’infezione. Diverso è il caso in cui a distanza di tempo dalla seconda dose della vaccinazione si manifestano comunque i sintomi del Covid-19: questo potrebbe indicare che si rientra nella piccola percentuale di persone che hanno contratto il coronavirus a causa del fatto che il vaccino non è efficace al 100%, ma non che il vaccino causi la malattia.

Dopo la vaccinazione per quanto tempo sarò protetto?

Per ora non c’è una risposta chiara per questa domanda anche se stando a vari studi è ragionevole pensare che l’immunità possa durare alcuni mesi, in particolare almeno 6 mesi, anche se si spera che possa protrarsi molto più a lungo (diversi mesi o addirittura anni). Questa è la stessa ragione per cui viste le risorse attualmente limitare l’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda di posticipare anche di 6 mesi la vaccinazione in chi ha già avuto il Covid-19 (dunque ha sviluppato gli anticorpi specifici).

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