Contrada Bricconi, nucleo rurale cinquecentesco agli inizi della Valzurio, angolo remoto dell‘Alta Valseriana, è tra le 18 opere italiane selezionate per il loro valore architettonico negli ambiti residenziali (collettivi e individuali), cultura e istruzione, in gara per il 2022 European Union Prize for Contemporary Architecture – Mies van der Rohe Award.
La Commissione Europea e la Fundació Mies van der Rohe hanno reso pubblico il primo elenco delle opere – 449 fra edifici e interventi architettonici realizzati in 279 città di 41 Paesi, progettati da 514 studi di architettura – che concorrono per il prestigioso riconoscimento biennale istituto nel 1987 dal Parlamento europeo per valorizzare la continua conoscenza della trasformazione dell’ambiente costruito in Europa e richiamare l’attenzione sul contributo dei professionisti del settore. Nel prossimo mese di settembre la rosa delle candidature sarà arricchita con interventi terminati fra novembre 2020 e aprile 2021.
Tra le opere italiana c’è la riqualificazione di Contrada Bricconi dello studio LabF3 (costituito da Francesca Favero, Caterina Franco e Anna Frigerio) e, nel dettaglio, il progetto per una nuova azienda agricola nelle Orobie bergamasche che “nasce dal desiderio di comunicare l’unicità del lavoro agricolo e delle montagne, con lo scopo ultimo di riportare in vita un luogo autentico dove viene prodotto formaggio che sa di formaggio e dove ogni attività sia densa di volontà di condividere ed educare”.
Tre giovani laureande (www.labf3.it), oggi architetti, hanno raccolto la sfida e hanno messo in campo un efficace intervento architettonico di riqualificazione degli edifici esistenti per lo sviluppo agrituristico della contrada e la valorizzazione del paesaggio, attraverso una progettazione condivisa con la committenza. Il piccolo insediamento, a 950 metri di altezza nelle Alpi Orobie Bergamasche, ora può contare su un complesso produttivo composto da un nuovo agriturismo, da una nuova stalla e da un caseificio.
L’idea che si trova alla base degli interventi è quella di conservare i materiali e le spazialità originari nella consapevolezza, condivisa con i gestori, di lavorare in un contesto con elevata qualità paesaggistica e notevole valore storico. Il progetto ci mostra che la valorizzazione del paesaggio rappresenta un apporto essenziale allo sviluppo dell’attività imprenditoriale per uno sfruttamento sostenibile delle risorse rurali alpine.
Per la lista delle 40 opere finaliste bisognerà aspettare gennaio 2022. I vincitori saranno resi noti nel maggio 2022, con una cerimonia di premiazione nel Padiglione di Mies van der Rohe a Barcellona. Il vincitore del premio riceverà 60 mila euro e una scultura che evoca il Padiglione Mies van der Rohe di Barcellona.
Il vincitore del premio dedicato agli architetti emergenti riceverà 20 mila euro insieme alla scultura.
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