Il deputato leghista di Bergamo Daniele Belotti replica alla lettera del presidente dell’Anpi Mauro Magistrati in merito all’intitolazione di un’aula della scuola media di Bagnatica ai martiri della Shoah e delle Foibe insieme.
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Caro Presidente Magistrati,
ho letto l’ennesima polemica di Anpi sulle Foibe. Stavolta a essere nel mirino è il Consiglio comunale, tutto, di Bagnatica che ha “osato” intitolare un’aula della scuola media “alle vittime della Shoah e delle Foibe”.
Per fortuna la maggioranza di Bagnatica non è della Lega, altrimenti i toni sarebbero stati ancora più astiosi. Ti scrivo non come deputato, ma come figlio di un partigiano della Brigata Camozzi di Giustizia e Libertà. Essendo tu albinese, sai bene che a quel gruppo di ragazzi neanche ventenni di Comenduno (mio padre ne aveva 18 quando si aggregò al distaccamento di Plinio sui monti sopra Gromo), l’Anpi e il Comune di Albino un anno e mezzo fa hanno dedicato una targa nel centro del paese.
Permettimi un appunto: l’Anpi deve fare un passo in avanti e riconoscere gli eccidi delle Foibe. Questo pervicace atteggiamento negazionista che si è manifestato anche l’anno scorso con lo sconcertante convegno che avete organizzato a Dalmine insieme a Cgil, Arci e persino Acli e che ora si ripete con la polemica sull’intitolazione a Bagnatica, non pone certo a favore della credibilità della vostra associazione. Farà contenti magari i più estremisti, ma all’esterno del vostro circolo ristretto, questo accanirsi contro gli infoibati è umiliante verso gli esuli istriani, i loro discendenti e pure verso la storia.
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Sono passati 76 anni dalla fine della guerra: Anpi, oggi, non può e non deve essere una sezione di Rifondazione Comunista o un braccio dei centri sociali. Ti posso assicurare che la maggior parte dei partigiani, quelli veri e che a Bergamo erano in maggioranza cattolici e non comunisti, non apprezzerebbero questa deriva partitica dell’Anpi e ancor meno il suo negazionismo sulla tragedia istriano dalmata.
Il sindaco di Bagnatica e tutto il Consiglio comunale hanno fatto bene ad accomunare, in una scuola, la Shoah e le Foibe per dare un messaggio chiaro alle future generazioni: sono state ambedue stragi di innocenti che vanno condannate senza se e senza ma. Entrambe.
Caro Mauro, sei giovane, hai solo trent’anni: la guerra per fortuna è un lontano ricordo, cerca di ricordare il passato con obiettività guardando però al futuro. Solo così l’Anpi non potrà perdere di credibilità, altrimenti anche la memoria di tanti partigiani che combatterono per la libertà di tutti e non solo di una parte, non sarà certo rispettata.
Daniele Belotti
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