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Le proposte

“Parco Ovest e Cintura Verde vanno tutelati”: Legambiente Bergamo sul prossimo pgt

"Riteniamo che sia quanto mai essenziale valorizzare e proteggere le aree più preziose della ricca biodiversità da approfondire preventivamente, soprattutto nel paleoalveo del Morla e nell’area delle marcite"

Si sta dibattendo intensamente in città sul futuro del Parco Ovest e Legambiente esprime la sua soddisfazione del fatto che il tema sia sotto i riflettori, avendo da tempo investito le proprie energie sulla tutela e la promozione di quest’area. L’associazione ambientalista ribadisce come le aree verdi della città ed in particolare la Cintura verde debbano essere l’infrastruttura su cui sviluppare il futuro della città con progetti indirizzati a mantenerne e a valorizzarne le caratteristiche naturalistiche.

“Il Parco Ovest è uno degli snodi fondamentali di collegamento e di ampia connessione tra le aree esterne della cintura verde e i percorsi verdi che possono arrivare fino nel cuore della città. Da questo punto di vista, pur capendo le motivazioni tecniche che portano a questa definizione, troviamo che sia sbagliato parlare di Parco Ovest 1 e 2: la progettazione deve essere unica e coordinata e deve innestarsi su un progetto di recupero del paleoalveo del Morla e di raccordo delle aree verdi urbane pubbliche e private” dichiara l’associazione.

Le trasformazioni che l’area ha subìto nel tempo, la messa a dimora di migliaia di piante, la relativa protezione di cui hanno goduto le due aree confinanti, hanno fatto sì che, nonostante la collocazione urbana e la forte antropizzazione circostante, evolvesse una comunità vegetale e animale estremamente interessante, con alcune presenze di particolare valore floristico. Situazione non banale e da non sottovalutare in una zona della città che ospita un gran numero di infrastrutture ed edifici, ma ha nelle sue previsioni anche il ruolo di costituire la cintura verde inclusa nel Parco dei Colli.

“Riteniamo che sia quanto mai essenziale valorizzare e proteggere le aree più preziose della ricca biodiversità da approfondire preventivamente, soprattutto nel paleoalveo del Morla e nell’area delle marcite alimentate dalle rogge della zona, che non vanno coperte o spostate. Questa è la proposta che lanciamo all’amministrazione cittadina per il Pgt prossimo venturo, ma che deve essere costruita già da oggi sfruttando nel miglior modo possibile gli strumenti che l’attuale fase di progettazione mette a disposizione. Siamo in una fase in cui l’operatore privato e l’amministrazione possono veramente lavorare per il bene comune: evitando parcheggi a raso, limitando il più possibile il consumo di suolo per creare la nuova viabilità, densificando le costruzioni e concentrandole sulle aree già edificate. Pensiamo inoltre che avrebbe maggior significato utilizzare le risorse economiche derivate dagli extra oneri concordati tra l’operatore privato e l’amministrazione per interventi che contribuiscano a realizzare lo sviluppo del parco e della cintura verde, i cosiddetti servizi a 15 minuti mancanti nei quartieri, prevedere la diminuzione di eventuali volumetrie”.

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