Lombardia

Covid, respinta in Regione la mozione di sfiducia al presidente Fontana

La mozione di sfiducia, respinta con 47 voti contrari e 30 a favore, nei confronti del governatore.

Con 47 voti contrari e 30 a favore (non hanno votato Patrizia Baffi, consigliera del Gruppo Misto-Italia Viva, la Consigliera leghista Selene Pravettoni in congedo per motivi di salute e il Governatore Fontana), il Consiglio regionale, dopo un lungo dibattito, ha respinto la mozione di sfiducia al Presidente Attilio Fontana ai sensi dell’articolo 26 dello Statuto, sottoscritta da 30 consiglieri della minoranza. Per essere approvata, la mozione avrebbe dovuto raccogliere la maggioranza assoluta (41 voti).

In apertura dei lavori il documento è stato illustrato dal consigliere M5S Ferdinando Alberti. Nel testo si parlava di “Sottovalutazioni del rischio” e “incapacità amministrativa con la quale è stata gestita l’emergenza” legata all’epidemia da Covid-19. Ma anche, atti e provvedimenti amministrativi, “che si sono rivelati del tutto inefficaci a fronteggiare la grave emergenza in atto”. Situazioni che, si leggeva nel documento, “hanno portato a una mancanza di credibilità in capo al Governatore” e “irreparabilmente compromesso la credibilità dell’istituzione regionale”. Veniva dato particolare rilievo, inoltre, ai presunti errori “nella comunicazione dei dati effettivi dei contagi”, che avrebbe comportato “pesanti contraccolpi economici dall’inserimento di Regione Lombardia nella cosiddetta zona rossa”.

Nel corso della discussione, i consiglieri dei partiti di maggioranza hanno rimarcato le mancanze del governo nella gestione della pandemia e “le troppe falsità diffuse in ordine al lavoro di Regione Lombardia”. Dai banchi dell’opposizione, invece, sono state ribadite le critiche circa le decisioni assunte da Palazzo Lombardia in merito all’emergenza sanitaria in corso.

“È davvero curioso – ha sottolineato il capogruppo azzurro Gianluca Comazzi in sede di dichiarazioni di voto – che ad ogni elezione, quando il centrodestra vince, ci sia qualcuno che cerca di ribaltare l’esito del voto popolare. Con l’atto di oggi – ha detto rivolgendosi ai banchi di PD e Cinque Stelle – abbiamo capito che non vi interessa far emergere contenuti e proposte, ma prendervi poltrone che non vi spettano”. Nel voto su questa mozione di sfiducia, ha invece sostenuto il Consigliere leghista Andrea Monti“non ci dividiamo tanto fra maggioranza e minoranza, ma fra lombardi che si sono impegnati anche oltre le competenze che ci dà la Costituzione per salvare le vite dei cittadini e, dall’altra, chi si è messo al servizio di un governo nazionale che per ragioni politiche non ha fatto altro che mettersi contro la Lombardia”.  Sulla stessa linea il Presidente del Gruppo Fratelli d’Italia Franco Lucente“Documenti come questo – ha dichiarato – non fanno altro che bloccare i lavori di un’Aula che invece deve occuparsi degli interessi dei lombardi”. Pollice verso anche dal consigliere Manfredi Palmeri (Polo di Lombardia): “Questa mozione va respinta, perché non è fondata, adeguata e motivata”.

Di tutt’altro avviso il Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza Dario Violi (M5S): “Da lombardi siamo sempre stati abituati a vederci riconosciuta laboriosità e capacità di risolvere i problemi. Da un po’ di anni a questa parte, e soprattutto negli ultimi 12 mesi, i lombardi sono diventati lo zimbello del Paese. Siamo la Regione che ha comprato 150mila dosi di vaccino, pagandole sei volte tanto, da un piccolo dentista di Bolzano che le aveva importate dall’India. Abbiamo cambiato il Direttore generale del Welfare, poi abbiamo cambiato l’assessore alla Sanità e infine anche il DG della più grande centrale acquisti del Paese dopo Consip. Avete cercato – ha detto rivolgendosi al centrodestra – di aizzare i commercianti lombardi contro il Governo perché erano chiusi in Zona Rossa nel momento dei saldi, salvo poi scoprire che la vostra incapacità nel mandare i dati a Roma ci aveva condannati a un’ingiusta restrizione che ha causato perdite per centinaia di milioni. Questa Giunta – ha attaccato l’esponente pentastellato – non ha più credibilità e visione, non guarda al futuro, alle sue imprese, al lavoro”.

In chiusura al dibattito, è intervenuto anche il Presidente Fontana, che ha rivendicato la bontà dell’operato della Giunta “sempre protesa a perseguire il bene dei cittadini” e ha ribadito la correttezza dell’iniziativa tramite la quale è stata chiesta una revisione del modello di calcolo dell’indice Rt. “Un’azione doverosa -ha detto- che proseguiremo se necessario fino alle sedi giudiziarie per difendere gli interessi dei nostri lavoratori”.

“Un messaggio, chiaro e netto, ai consiglieri dell’opposizione: non sarà certo la vostra ennesima mozione di sfiducia a distrarci dal nostro lavoro”.

“In questi ultimi mesi ho affrontato, da presidente della Lombardia, un’emergenza diportata straordinaria. Abbiamo lavorato senza mai risparmiarci, con coraggio e responsabilità, mettendoci sempre la faccia. Certamente, come ho riconosciuto, abbiamo imparato lezioni importanti dalla quotidiana esperienza di questi mesi. In ogni mia azione ho sempre perseguito il bene dei nostri amati cittadini: l’unica cosa che mi sta a cuore”. Ha ribadito Fontana.

“E proprio per affrontare nel modo migliore la gestione della pandemia e del piano vaccinale – ha aggiunto – e per fronteggiare con tutte le risorse e gli strumenti disponibili l’emergenza economica e sociale, ho deciso di arricchire l’azione della Giunta regionale con l’ingresso di tre nuovi assessori, che ringrazio nuovamente per lo spirito con cui, fin da subito, hanno iniziato il loro lavoro. Perché, ribadisco, occorre un cambio di paradigma nella nostra azione di governo, l’epidemia ci costringe a ripensare in profondità molti aspetti importanti della vita economica e sociale così come li abbiamo conosciuti fino ad oggi. Serviva un cambio di marcia, rapido ed efficace: e lo abbiamo messo in atto”.

SCANDELLA (PD): “NON CI FERMEREMO QUI”

Il gruppo del Partito democratico oggi è tornato in aula consiliare per chiedere la sfiducia del presidente Attilio Fontana, mozione calendarizzata al primo punto dell’ordine del giorno e votata solo pochi minuti fa, con 47 voti contrari e 30 voti favorevoli.

“Il fallimento della Giunta Fontana è certificato dallo stesso centrodestra, dal momento che non esiste un’altra regione italiana che abbia dimissionato sia l’assessore al Welfare sia il direttore generale dell’assessorato – sostiene il consigliere regionale Jacopo Scandella, intervenuto durante la discussione -. Gli errori, le bugie e l’arroganza di questi mesi sono alla base della nostra mozione, che non riguarda però una sola persona, ma un sistema che non ha più niente di nuovo da dare alla nostra regione”.

“Sono otto anni che la Lega esprime il Presidente di questa regione: c’è un solo ambito nel quale le cose sono migliorate? Non i trasporti, non l’autonomia – né regionale né verso gli enti locali – non la sanità con una legge 23 che ha mostrato tutti i suoi tragici limiti. La Lombardia deve tornare a guardare al futuro, con idee e facce nuove, mentre questa Giunta ha lo sguardo rivolto all’indietro, all’eterno ritorno di figure come Guido Bertolaso o Letizia Moratti”.

“La maggioranza ha bocciato la nostra mozione, continuando a difendere ciò che per la maggioranza dei cittadini è indifendibile: gli errori, le bugie, l’arroganza di questi mesi. Noi non ci fermeremo qui e continueremo a ribadire la necessità e l’urgenza di rispondere alle nostre richieste: trasparenza dei dati, tamponi e tracciamento (che negli ultimi mesi è calato tantissimo) e organizzazione di una campagna vaccinale diffusa e rapida” aggiunge Scandella in riferimento alle comunicazioni odierne dell’assessore Letizia Moratti che ha annunciato che il 24 febbraio inizierà la campagna vaccinale antiCovid per gli over-80, presentando “un piano a cui mancano ancora parecchi dettagli, dal momento che non si sa ancora chi contatterà le persone, chi le dovrà vaccinare, dove verranno effettuate le vaccinazioni. Ci sono gli auspici, ma un piano vero e proprio ancora non c’è”.

CARRETTA (AZIONE): “ROTTO IL PATTO CON I LOMBARDI”

Niccolò Carretta, il consigliere regionale di Opposizione di Azione è intervenuto durante la discussione sulla mozione di sfiducia al Presidente Fontana presentata in Aula nella mattina di martedì 2 febbraio: “Mettendo da parte la retorica sull’eccellenza lombarda millantata in questi anni va ricordato che l’emergenza sanitaria di questi mesi ha esacerbato fragilità e falle del sistema sanitario che ci sono e che trasciniamo da anni in Lombardia; A queste si è aggiunto un lunghissimo e non più giustificabile elenco di errori grossolani e purtroppo molto gravi. Le fragilità e le contraddizioni che sono esplose in questi mesi hanno messo in ginocchio la sanità e conseguentemente l’economia della regione Lombardia. Personalmente – prosegue Carretta – non ho mai pensato che a Roma sia stato fatto tutto perfettamente, perché di problemi a livello centrale ce ne sono stati parecchi, tra il piano pandemico non aggiornato e la lentissima fornitura di DPI a inizio emergenza, ma quest’oggi non si può ridimensionare, per convenienza politica, il ruolo fondamentale della medicina di territorio che negli anni in cui il Centrodestra ha governato la regione è stata quasi del tutto smantellata. Ho dovuto depositare di persona al Presidente la richiesta di accesso agli atti – conclude Carretta – per sapere cosa è stato fatto dopo che l’ISS aveva segnalato errori o anomalie nei dati lombardi per ben 54 volte, perché, ad oggi, nessuno della Maggioranza ha avuto il buon gusto di chiarirlo ai 10 milioni di cittadini lombardi tenuti chiusi in zona rossa ingiustamente”.

DE ROSA, M5S: “PAGHERANNO I LOMBARDI”

“Il presidente si salva ancora una volta. Purtroppo i lombardi, e le giovani generazioni, pagheranno molto cara la poltrona che Fontana rifiuta di lasciare. Il centrodestra ha avuto l’occasione di mettere la parola fine all’agonia della nostra regione.  Non hanno solo accumulato un errore dietro l’altro, ma danni per migliaia di euro per imprese e aziende. Sono intrappolati nelle loro menzogne sull’eccellenza lombarda tanto da apparire totalmente dissociati dalla realtà e da scegliere di perseverare nell’improvvisazione e nell’efficienza. Purtroppo ci attende un futuro di grandi sacrifici. Confidiamo nelle grande capacità di risollevarsi di cui hanno sempre dato prova i lombardi, certo il disastro sanitario, economico e sociale generato dall’incapacità del centro destra è senza precedenti”, così Massimo De Rosa, consigliere regionale del M5S Lombardia, commenta la bocciatura della mozione di sfiducia al Presidente della Lombardia.

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