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Serie a

Riscatto Lazio, Atalanta ko nella sfida Champions: ora subito testa al Napoli

I biancocelesti mettono sotto scacco la squadra di Gasperini, afflitta da assenze importanti.

La Lazio si riprende quanto perso in Coppa Italia aggiudicandosi la rivincita della sfida di mercoledì.

I biancocelesti hanno messo in scacco la squadra di Gasperini afflitta da numerose assenze importanti (ai titolari delle fasce laterali si era aggiunto nelle ultime ore Romero per motivi legati al Covid) grazie anche un pressing alto e ad alcune ripartenze fulminanti.

Complice anche alcune amnesie da parte della retroguardia nerazzurra, gli ospiti hanno saputo gestire al meglio la sfida Champions fermando anche la fiammata offerta dai subentrati Muriel e Pasalic.

Con questa sconfitta si è chiuso un mese di gennaio comunque positivo per i colori nerazzurri (sei vittorie, due pareggi e appunto una battuta d’arresto).

All’orizzonte si presenta il profilo del Vesuvio: mercoledì sera a Napoli si gioca l’andata della semifinale di Coppa Italia.

Le pagelle

Gollini 5: Forse ingannato dal sole, il numero 95 non è impeccabile sul tiro di Marusic. Si riscatta con gli interventi su Milinkovic-Savic e Lazzari, ma nel finale si dimentica di uscire e la Lazio chiude il match.

Toloi 5,5: Il brasiliano parte sul centrosinistra per poi tornare a destra quando Gasperini decide di optare per la difesa a quattro. Non brillantissimo.

Palomino 5: Il centrale argentino ricorre spesso al lancio lungo e risulta troppo frettoloso nella gestione della palla. La sua prestazione non convince nemmeno nell’atteggiamento difensivo con un’evidente incomprensione con Djimsiti nella circostanza del 2-0 ospite.

Djimsiti 5,5: L’impatto sul match per l’albanese è incoraggiante, è soprattutto nella ripresa che inizia a perdere misure e bussola.

Maehle 6: Il danese inizia con il freno a mano tirato, impaurito dalle scorribande di Marusic. Aumenta i giri dalla seconda parte del primo tempo e al rientro dall’intervallo rappresenta una delle poche note liete di un pomeriggio complessivamente opaco. Prova sempre a chiudere l’azione sul secondo palo.

De Roon 5,5: Se chiamato in causa l’ex Middlesbrough non disdegna il combattimento, manca leggermente di lucidità ma prova spesso a suonare la sveglia anche con interventi non delicati.

Freuler 5,5: Quando il metronomo atalantino risulta sottotono, la squadra ne risente a livello di filtro, di idee nell’impostazione e di visione nelle verticalizzazioni (Caldara SV).

Ruggeri 5,5: Il ragazzo originario della Valle Brembana non si espone troppo sulla corsia mancina per la presenza da quelle parti di un certo Lazzari. (Malinovskyi 5: L’ucraino continua a non convincere, si perde infatti spesso nella morsa biancoceleste).

Miranchuk 5: Come il colonnello, anche il sergente russo riesce a combinare veramente poco in fase offensiva e per la retroguardia ospite è quasi un gioco da ragazzi contenerlo (Pasalic 6,5: Il suo rientro dall’infortunio è una gran bella notizia, sapere che non si è dimenticato di come andare a segno ancora di più)

Ilicic 5: Quando devi fare a meno di alcune pedine importanti, i giocatori come lui devono sopperire a queste mancanze. Lo sloveno contro la Lazio, al di là di qualche fiammata sporadica, soffre le prese alte e i raddoppi dei romani (Lammers 5,5: Gestisce malamente senza mordente quei pochi palloni che gli gravitano attorno).

Zapata 6: Il colombiano è autore dell’unico tiro verso Reina, un colpo di testa respinto dall’ex Liverpool e Napoli. Inoltre il colombiano si sbatte, prova quantomeno a liberare i compagni (Muriel 6,5: Da subentrante risulta ancora decisivo con una grande giocata che, colpendo il palo, offre la possibilità a Pasalic di battere a rete).

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