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International School of Bergamo

La ricorrenza

Il Giorno della Memoria all’IS Bergamo: “Un’installazione raccoglie i pensieri degli studenti”

Coltivare la memoria significa educare gli studenti ad esercitare il senso di empatia che si prova di fronte ad ogni ingiustizia e stimolare in loro la riflessione e la ricerca

“Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo pieno di giustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare”.

Le parole della senatrice Liliana Segre racchiudono il ruolo fondamentale che la Giornata della Memoria riveste all’interno della nostra Storia e delle nostre radici. Ma come si traduce questo grande obiettivo all’interno della vita di classe e della verticalità che rappresenta il percorso scolastico? Il Dipartimento di Italiano dell’ International School of Bergamo si è posto questa domanda quando si è riunito per programmare le attività della Giornata.

“Sentivamo l’importanza di affrontare il tema con delicatezza e sensibilità”- ha dichiarato Valentina Bazzardi – pertanto abbiamo deciso di proporre a tutte le classi la visione del film prodotto da Rai Movie in collaborazione con il MIUR, “La stella di Andra e Tati”, che offre diversi livelli di approfondimento. Stimolare la riflessione e rendere visibili i loro pensieri era per noi fondamentale, pertanto abbiamo deciso di far partecipare gli studenti alla creazione di un’installazione nell’atrio della scuola dando così visibilità alle loro considerazioni. Per avviare il progetto, abbiamo chiesto ai nostri studenti, da Grade 5 a Grade 7, di scrivere su un cartoncino cosa significasse per loro “Memoria” e di appenderlo poi sulla parete magnetica all’ingresso della scuola media. Una volta visto il film si è dato il via alle attività: a partire dalla storia, gli studenti di Grade 5 hanno individuato alcuni personaggi chiave e, sintetizzando la loro vita su cartelloni che hanno posto lungo tutto il viale d’entrata della scuola, hanno ricreato l’idea delle “Pietre di Inciampo”.

Gli studenti di Grade 6 hanno invece scelto la poesia: hanno selezionato alcune tra le più belle composizioni della letteratura legata a quel periodo, le hanno copiate e poi appese alle porte, alle finestre, lungo i corridoi dell’edificio, invitando tutti alla lettura. I ragazzi di Grade 7 hanno invece condiviso le loro riflessioni in un messaggio che è stato posto in una valigia di cartone, che rappresentava tutto quello che è stato portato via alle famiglie deportate.

Infine, i bambini di Grade 4 hanno dato vita all’“Albero di Anne”: ispirandosi all’omonimo libro di Irène Cohen-Janca. Ognuno di loro ha lasciato un messaggio su una foglia colorata che è andata a riempire lo spoglio ippocastano, anch’esso disegnato sulla parete d’ingresso della scuola.

Sono passati settantasei anni dalla liberazione dal Campo di Concentramento di Auschwitz e, poco alla volta, tutti i testimoni di quella terribile tragedia ci stanno lasciando. Coltivare la memoria significa quindi educare gli studenti ad esercitare il senso di empatia che si prova di fronte ad ogni ingiustizia e stimolare in loro la riflessione e la ricerca, guidandoli a porsi domande su questioni etiche e morali e cercando le risposte attraverso un costante dialogo con adulti e compagni.

Il Giorno della Memoria all'IS Bergamo
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