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Emergenza covid

La Lombardia da lunedì in zona gialla

A partire da lunedì 1 febbraio. Il governatore: "A tutti chiedo di continuare a mantenere sempre alta l'attenzione"

“Mi ha appena chiamato il ministro della Salute Roberto Speranza, la Lombardia passa in zona gialla”. Lo annuncia il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

“È stata una settimana certamente difficile – commenta il governatore – abbiamo lottato perché, come attestano i dati, i lombardi meritano questa riduzione delle restrizioni. A tutti chiedo di continuare comunque a mantenere sempre alta l’attenzione continuando ad adottare comportamenti virtuosi”.

L’Rt della Lombardia è a 0.84. Il passaggio in zona gialla avverrà alla scadenza dell’ordinanza vigente prevista per il 31 gennaio, quindi da lunedì.

Per Filippo Caselli, direttore di Confesercenti Bergamo, “il ritorno della Lombardia in zona gialla significa molto per le imprese della somministrazione e in particolare della ristorazione chiusa da troppo tempo. È una chance per tornare a lavorare nel rispetto dei protocolli sulla sicurezza se pure ancora limitatamente fino alle 18. Si consideri però che il settore è in crisi e che sarebbe auspicabile un ulteriore allentamento delle misure restrittive per consentire alla ristorazione di lavorare fino alle 22, ora del coprifuoco: lavorare su due turni significa organizzare meglio il lavoro e massimizzare l’efficienza del ristorante. È importante – conclude – che il governo disponga al più presto i Ristori per il lungo stop che questo comparto ha subito”.

Che cosa si può fare in zona gialla?

Resta il coprifuoco alle 22, la novità sono i ristoranti aperti a pranzo e la scuola in presenza alle superiori fino al 75%. Confermato il divieto di spostamento tra regioni. Ecco alcune domande e risposte.

Nella mia area sono aperti ristoranti, pizzerie, pasticcerie e altre attività di ristorazione? È consentito il consumo di cibi e bevande al loro interno?

È possibile consumare cibi e bevande all’interno dei bar, dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione, dalle 5 alle 18. Negli stessi orari è consentita senza restrizioni la vendita con asporto di cibi e bevande.

La vendita con asporto è possibile anche dalle 18 alle 22, ma è vietata in questi orari ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili – codice ATECO 56.3) o commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25).

La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.

È consentito entrare o restare all’interno di bar, ristoranti e altri locali adibiti alla ristorazione (pub, gelaterie, pasticceri) se è sospeso il consumo di cibi al loro interno?

Nelle aree o negli orari in cui è sospeso il consumo di cibi e bevande all’interno dei locali l’ingresso e la permanenza negli stessi da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio. Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali.

Quali sono le regole sugli spostamenti in vigore nella mia Regione/Provincia autonoma? È consentito andare a trovare amici o parenti?

Dal 16 gennaio al 15 febbraio in area gialla è consentito spostarsi tra le 5 e le 22, all’interno della propria Regione o Provincia autonoma, nel rispetto delle specifiche restrizioni introdotte per gli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate. Dal 16 febbraio al 5 marzo gli spostamenti tornano invece ad essere consentiti da e per tutte le regioni ubicate in area gialla (salva l’eventuale sopravvenienza di nuove disposizioni limitative).

Gli spostamenti verso altre Regioni o Province autonome sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Dal 16 gennaio 2021 è venuta meno l’esclusione delle seconde case ubicate fuori regione dal novero delle proprie abitazioni cui è sempre consentito il rientro (si veda la FAQ specifica).

Fino al 5 marzo 2021, resta in vigore anche il cosiddetto “coprifuoco”: dalle 22 alle 5 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Per quanto riguarda le visite ad amici o parenti, in quest’area è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata della stessa Regione o Provincia autonoma, tra le 5 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.

Se si va a casa di parenti o amici, nel rispetto dei limiti e degli orari previsti dalla normativa, si deve comunque rispettare il cosiddetto “coprifuoco”? O si può rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione in qualsiasi momento?

Il rientro a casa dopo essere andati a trovare amici o parenti deve sempre avvenire tra le 5 e le 22, su tutto il territorio nazionale e indipendentemente dal fatto che il giorno sia feriale o festivo. I motivi che giustificano gli spostamenti tra le 22e le 5 restano esclusivamente quelli di lavoro, necessità o salute.

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