Per la terza volta nell’era Gasperini, la Dea raggiunge le semifinali di Coppa Italia.
A farne le spese in questa edizione dopo il Cagliari è la Lazio di Simone Inzaghi. Le sfide tra neroazzurri e biancocelesti possiedono una costante: lo spettacolo.
Nelle ultime undici sfide, quarantaquattro gol totali (ventisei per l’Atalanta e diciotto per la Lazio); numeri che rappresentano la vivacità di una partita vissuta a fasi alterne.
Capace a tratti di metter all’angolo l’avversario, la formazione ha pagato alcuni momenti di black-out passando in svantaggio nel primo tempo e non riuscendo a chiudere il match con il rigore di Zapata.
Nonostante l’espulsione di Palomino, gli uomini del Gasp sono riusciti a cogliere una vittoria di sacrificio, macchiata da alcuni errori, ma raggiunta grazie a un forte spirito di abnegazione.
Ora si dovrà attendere qualche ora per scoprire chi sarà l’avversaria in semifinale (3/02 andata, 10/02 ritorno) tra Napoli e Spezia.
Nel mezzo ritorna senza sosta la Serie A: domenica (ore 15) a Bergamo ritorna la Lazio.
Le pagelle
Gollini 6: L’estremo difensore emiliano parte leggermente in ritardo sul colpo di testa di Muriqi, mentre nel finale con un colpo di reni respinge quello di Acerbi.
Djimsiti 7,5: L’albanese apre le marcature con un tap-in sulla respinta della retroguardia laziale. Per la seconda partita consecutiva risulta primo per recuperi (diciassette).
Romero 8: L’argentino parte con un intervento scomposto su Pereira che costa al numero 17 il cartellino. Come Milano diventa assistman sfilando palla a Hoedt e servendo Miranchuk. Nel finale guida la difesa (sedici palloni recuperati) alla resistenza immolandosi sulla botta dal limite dell’area di Parolo.
Palomino 5: “El tucumano” si fa sovrastare da Muriqi in occasione del pareggio biancoceleste e al 53′ ferma Lazzari lanciato a rete rimediando il cartellino rosso.
Maehle 6,5: Nel primo tempo l’ex Genk prova a proporsi sulla destra in profondità. Nella seconda parte di gara mette fisico e muscoli a servizio della resilienza atalantina (Caldara S.V.).
Freuler 7: Le parole ormai si sprecano per la sostanza e la costanza nei novanta minuti dello svizzero. Di fatto riesce ad annullare Correa.
Pessina 6: L’ex Verona perde troppo facilmente il contrasto con Acerbi, che porta il difensore della nazionale italiana a realizzare la rete personale. Nella ripresa cresce, fa da collante tra la quasi totalità della squadra chiusa a difendere e la punta Zapata.
Gosens 6,5: Il tedesco deve frenare i suoi istinti di spinta ed è apprezzabile il suo spirito di abnegazione in copertura nella fase più complicata.
Malinovskyi 6,5: Il colonnello dell’Est mette sui piedi di Muriel una ghiottissima palla gol. Quando la Lazio aumenta i giri del pressing inizia a perdere una quantità importante di palloni. Nel finale di primo tempo sigla il 2-2 con un mancino che suona da sentenza per Reina (De Roon 6,5: L’olandese viene chiamato in causa quando serve battagliare con l’elmetto.)
Miranchuk 6,5: Il russo comincia in modo positivo cercando il dialogo veloce con Malinovskyi e Muriel, si perde quando la squadra di Inzaghi alza il pressing. Ha il grande merito di firmare la rete decisiva del 3-2 (Zapata 5,5: Subentra per tenere alta la squadra. Alla seconda sgroppata il numero 91 conquista il rigore, che però non realizza sparando su Pepe Reina).
Muriel 6,5: Al 10′ il colombiano non sfrutta la chance del 2-0, sotto le grinfie di Hoedt fatica molto lungo tutto il primo tempo, ma grazie ad un suo lampo Malinovskyi realizza il gol del 2-2 (Toloi 6,5: Anche il brasiliano contribuisce a rendere la difesa un fortino invalicabile per gli attacchi degli ospiti).
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