Quasi tre anni esatti dal deragliamento a Pioltello il gip del tribunale di Milano Sofia Fioretta ha archiviato le posizioni di Cinzia Farisè e Alberto Minoia, all’epoca dei fatti amministratore delegato e direttore operativo di Trenord, e di Amedeo Gargiulo e Giovanni Caruso, dirigenti dell’agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie.
Le indagini, da quanto emerge, avrebbero escluso problemi al treno 10452 che il 25 gennaio 2018 deragliò in corrispondenza della stazione di Pioltello, causando la morte di tre persone (due bergamasche) e il ferimento di altre 46.
Nel procedimento rimangono indagati per disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose due manager di Rete Ferroviaria Italia e sette dipendenti: il gup a febbraio deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla procura.
Nel frattempo Trenord, in una nota, ha commentato la decisione, accolta con soddisfazione: “L’esito delle indagini conferma la totale affidabilità del treno coinvolto e la conformità del convoglio alle norme di sicurezza, oltre che il corretto operato dell’azienda, la cui posizione è già stata archiviata con decreto del 23 luglio 2020, e dei suoi responsabili che hanno immediatamente offerto la massima collaborazione all’Autorità giudiziaria, per le verifiche tecniche e documentali. Il nostro pensiero va ancora una volta alle persone che si trovavano sul treno 10452 del 25 gennaio 2018, alle vittime, ai loro familiari e ai feriti. A tutti loro, Trenord ha garantito da subito i risarcimenti dovuti”.
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