Alla fine quelle spiegazioni che aveva promesso di dare un mese fa quando era scoppiato il caso della lite con Gasperini, si sono tramutate in un emozionante video con ringraziamenti per tutti, mister compreso. Nel giorno del suo arrivo a Siviglia dove giocherà per le prossime tre stagioni, il Papu Gomez ha voluto salutare Bergamo e l’Atalanta con un filmato sul proprio profilo Instagram dal titolo “La maglia sudata sempre” in cui partendo da una camminata sulle Mura di Città Alta ripercorre i suoi quasi sette anni in maglia nerazzurra.
“Non avrei mai pensato di lasciare Bergamo, sono settimane che cerco le parole giuste ma non riesco a dire qualcosa che non avrei mai voluto dire – le parole di Gomez con un tono che lascia trasparire una certa emozione – .
“Ma oggi è il giorno dei saluti. Ringrazio la città di Bergamo perché mi sono sentito in questi sette anni come a casa mia, ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato, ringrazio ogni tifoso che ho incontrato per la strada, per ogni parola d’affetto. Ringrazio lo staff dell’Atalanta che mi è sempre stato vicino, i miei compagni per l’esperienza vissuta insieme, ringrazio il mister per quello che ho imparato in campo in questi anni, ringrazio la famiglia Percassi per la fiducia data sette anni fa.
Ho lasciato il cuore in ogni partita giocata e sono orgoglioso di essere stato il capitano dell’Atalanta che oggi si trova tra le migliori d’Europa, un’esperienza che rifarei mille volte. A presto Bergamo, grazie di tutto e sempre Forza Atalanta”.
Anche la società nerazzurra ha salutato il suo ormai ex capitano con un comunicato di ringraziamenti: “In questo lungo viaggio, durato oltre sei anni, sono state tante le emozioni condivise. E quelle resteranno per sempre, così come i gol (tanti e belli), gli assist (ancora di più) e le giocate da applausi (infinite) in oltre duecentocinquanta partite con la maglia nerazzurra (252 per la precisione), la maggior parte giocate con la fascia di capitano al braccio.
Un emozionante percorso fatto di gioie (tante) e di sofferenze (per fortuna poche), dai festeggiamenti per la salvezza ottenuta la prima stagione grazie a un suo gol a Palermo, a quelli per la prima storica qualificazione in Champions con la sua firma nel successo sul Sassuolo.
E poi le notti magiche europee, i quarti col Psg, le imprese di Liverpool e Amsterdam, il sogno di una Coppa Italia solo sfiorata. Non resta che dire solo una parola… GRAZIE! Ed in bocca al lupo per la nuova avventura”.
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