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Coppa del mondo di sci

Tessa Worley domina lo slalom gigante di Kronplatz, settima piazza per Sofia Goggia

La 28enne di Astino ha attaccato nella seconda manche, riuscendo a recuperare quattro posizioni

A distanza di due anni dalla sua ultima apparizione, Kronplatz ritrova la Coppa del Mondo di sci alpino.

La località della Val di Marebbe ha infatti ospitato il settimo slalom gigante della stagione, vero e proprio spartiacque in vista dei Mondiali di Cortina.

A lanciare un’importante segnale in vista della rassegna é stata Tessa Worley che ha domato i dossi dell’Erta precedendo la svizzera Lara Gut-Behrami.

Al rientro dopo il week-end di Crans Montana, la transalpina è tornata a graffiare fra le porte larghe risalendo la china nella seconda manche e cogliendo così il quattordicesimo successo in carriera complice l’errore di Michele Gisin.

In grado di dominare gran parte della competizione, la giovane elvetica è andata in rotazione a poche porte dalla conclusione dovendosi così accontentare della sesta piazza finale.

Scioltezza e precisione hanno caratterizzato invece la prova di Marta Bassino che, nonostante i problemi della prima manche, ha saputo porre attenzione ai trabocchetti presenti sul pendio altoatesino conquistando così il gradino più basso del podio.

L’uscita in supergigante non ha lasciato strascichi sul morale di Sofia Goggia che ha chiuso la kermesse tricolore in settima posizione davanti alla valdostana Federica Brignone.

Alla ricerca di conferme nella disciplina tecnica, la 28enne di Astino è apparsa velocissima nelle prime battute della gara, segnando i migliori intermedi della discesa inaugurale.

La campionessa olimpica ha faticato però sul fondo ghiacciato del “Para del Pec” commettendo alcune sbavature che non le hanno permesso di mantenere il distacco sotto il secondo.

Scattata dal cancelletto con l’undicesimo tempo parziale, la finanziera orobica ha attaccato ulteriormente nella seconda parte della competizione prendendosi qualche rischio nel tratto più tecnico, riuscendo però così a recuperare sulle avversarie.

“L’Erta è una pista molto tecnica, bisogna prendere trovare i tempismi giusti anche perchè la seconda manche è quasi tutta al buio – ha spiegato nel dopo-gara la fuoriclasse bergamasca -. Sono contenta del mio atteggiamento nell’ultimo gigante prima dei Mondiali perchè sono in miglioramento. Sono particolarmente felice anche per Marta perchè è riuscita a rafforzare la sua leadership”.

Seconda qualifica consecutiva per Roberta Midali che, nonostante il pettorale di partenza elevato, è riuscita ad assecondare i segni presenti sul terreno e rientrare fra le migliori trenta.

Nella manche finale la 26enne di Branzi non è riuscita a trovare il ritmo giusto sul muro conclusivo perdendo così due posizioni e tagliando il traguardo con il ventiseiesimo crono assoluto.

Sofia Goggia e compagne si trasferiranno a Garmisch-Parterkirchen con l’obiettivo di allungare la propria striscia vincente in velocità e di cacciare gli spettri riguardanti il 2020.

 

 

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