La Procura di Sondrio ha aperto un’indagine per valanga colposa per accertare se vi siano responsabilità per la tragedia costata la vita a Matteo Gestra, 19 anni, di Stazzona (Como) morto domenica all’ospedale Papa Giovanni dove era arrivato in condizioni disperate.
I tecnici del Soccorso Alpino della Guardia di finanza dovranno fare luce su quanto accaduto in un pomeriggio assolato a 2.300 metri di quota sul Mortirolo, con l’allarme valanghe molto elevato (quattro su una scala di cinque).
L’obiettivo è capire se a provocare il distacco della valanga possa essere stato proprio il passaggio delle motoslitte della comitiva con Matteo e i suoi quattro amici.
All’improvviso un muro di neve ha travolto il ragazzo, rimasto sepolto sotto la coltre bianca troppo a lungo per poter sopravvivere.
Un amico che lo precedeva ha lanciato l’allarme. Sul posto sono arrivati due elicotteri, le squadre del Soccorso alpino insieme alle unità cinofile.
Il giovane è rimasto schiacciato da quasi un metro di neve per più di mezz’ora: quando i cani sono riusciti a individuare il punto dove si trovava e i soccorritori lo hanno estratto dalla neve era ancora vivo. Si è spento qualche ora dopo all’ospedale di Bergamo, dove era stato elitrasportato.
Le forze dell’ordine stanno valutando anche eventuali provvedimenti amministrativi nei confronti del gruppo: in zona arancione non avrebbero potuto raggiungere un’altra provincia per un’escursione.
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