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Lo sguardo di beppe

L’Albania, nuova terra promessa per pensionati italiani

Carmine Iampietro, presidente di Apia, Associazione pensionati italiani in Albania, racconta perché oggi piace molto questo Paese

Ho avuto un paio di incontri telefonici con il presidente di Apia, Associazione pensionati italiani in Albania, e ho appreso un sacco di cose interessanti.

Carmine Iampietro, in Albania dal 2013, è la persona di riferimento per tutti coloro che vogliono trasferire il loro domicilio fiscale e la residenza in quel Paese nel quale la tassazione permette anche a persone con redditi medio bassi di vivere decorosamente.

Carmine definisce l’Albania come la ventunesima regione Italiana e questo appellativo sembra essere d’auspicio per il futuro di quel paese e degli italiani che decideranno di trasferirsi laggiù.

La ragione per la quale i pensionati italiani iniziano a osservare con interesse questo Paese deriva dal fatto che l’Albania offre loro la possibilità di vivere una vita tranquilla, in riva al mare per chi lo ama, o in città ben strutturate dopo il recente terremoto, nelle quali non manca alcun servizio.

Un tempo, parlare di Albania evocava scenari di microcriminalità che frenavano la scelta del paese nel panorama di quelli nei quali si potevano avere benefici fiscali, soprattutto da parte dei pensionati.

Dice Carmine: “La vita, per i pensionati europei, non solo italiani, qui a Durazzo, è migliore di quanto si possa immaginare”. Ed è per questa ragione che invita coloro che vorrebbero trasferirsi nel Paese delle aquile, a visitare il posto dove desidererebbero vivere, rimanendovi per una quindicina di giorni, per poter essere certi della scelta che faranno.

I pensionati, categoria di persone spesso con redditi problematici al punto da rendere difficile sbarcare il lunario decorosamente in Italia, qui riescono a vivere nel senso pieno del termine, senza il costante pensiero di dover economizzare risorse e rinunciare a tantissime cose, per arrivare a fine mese.

Nasce spontanea una domanda in ogni testa pensante: come mai, in alcuni Paesi più poveri d’Italia, i governi riescono a mantenere un livello di tassazione che permette alla gente di vivere anche in presenza di redditi bassi? Cos’è che non funziona in Italia? Che cosa giustifica la razzia di denaro che ogni governo distoglie dai redditi di lavoratori, pensionati, professionisti e aziende, dando in cambio un’organizzazione dei servizi che proprio in momenti di crisi, denuncia tutte le sue carenze anche in regioni che sembravano suscitare ammirazione e che avrebbero dovuto erogare servizi al top?

Sembra la storia di un tramonto heideggeriano dell’Occidente e non è, come qualcuno vorrebbe far intendere, questione di colore politico.

Tutti i governi che si sono succeduti hanno ben presto cancellato le promesse elettorali ed hanno gestito la nazione esattamente come coloro che criticavano, se non peggio. Ragion per cui, gli studenti emigrano per poter sfruttare appieno le competenze acquisite ed i pensionati sono costretti a stabilirsi in paesi dove la tassazione è nulla o sopportabile e non falcidia le sudate entrate, spesso insufficienti a trascorre una vita decente e priva di preoccupazioni.

Le prime nazioni a offrire opportunità ai pensionati sono state il Portogallo, la Tunisia e la Bulgaria. A questi, ora si aggiunge l’Albania dove, per chi elegge la residenza ed è pensionato, non ci sono balzelli da pagare, dove il costo della vita è decisamente inferiore a quello italiano e dove si vede, di anno in anno, crescere la qualità dei servizi alle persone e lo standard di vita della popolazione autoctona.

Gli italiani poi, sono ben visti dai cittadini albanesi, dice Carmine, e l’inserimento dei pensionati italiani nella società e nella vita ordinaria del Paese non è per nulla problematico.

Su questi nuovi orizzonti che necessitano di una certa quantità di documenti da predisporre, sono nate numerose agenzie che però, ahimè, hanno iniziato ad avere costi non sempre alla portata delle pensioni meno ricche. Questo fatto ha indotto Carmine Iampietro, presidente di Apia, ad aprire un’agenzia per supportare, a costi decisamente interessanti e abbordabili, tutti coloro che intendono trasferire la loro residenza in Albania per godere delle facilitazioni fiscali offerte da questo Paese il cui sviluppo corre veloce e la cui aspirazione è di poter essere un Paese membro della UE.

Per cui, a tutti coloro, pensionati e piccoli e medi imprenditori che desiderano optare per un trasferimento in Albania, consiglierei di mettersi in contatto con l’Associazione no profit. Troverete la massima disponibilità da parte sua e dei suoi collaboratori che vi spiegheranno, nei dettagli, quali sono le procedure per poter ottenere i benefici previsti dalle leggi albanesi e vi aiuteranno a trovare una sistemazione dignitosa con costi non paragonabili a quelli che il mercato immobiliare Italiano propone.

Intanto il presidente sta lavorando con il governo albanese per ottenere una legge che semplifichi l’ottenimento della residenza in Albania.

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