La presentazione

L’Atalanta al cospetto del Milan di Ibra: sfida (non impossibile) alla capolista

Gasp pronto a schierare la formazione tipo, rinunciando solo a Pasalic. Pioli senza gli squalificati Romagnoli e Saelemaekers, oltre a Çalhanoğlu positivo

Ultima gara del girone di andata. L’Atalanta fa tappa alla Scala del calcio, dove alle 18 sfiderà il Milan capolista.

Una partita importante per la squadra nerazzurra, reduce da due pareggi non proprio brillanti contro Genoa e Udinese. Lo sarà anche per capire se le ultime difficoltà sono state frutto del modulo di gioco adottato dagli avversari, oppure se la formazione atalantina ha un effettivo (per quanto leggero) momento di appannamento.

Personalmente propendo per la prima ipotesi, anche perché con le squadre che lasciano giocare la Dea si è sempre espressa al meglio delle proprie capacità. Ma di fronte ci sarà comunque la prima della classe, una squadra che da quando è iniziato il lockdown ha perso soltanto 2 volte in 45 gare disputate (1 in campionato e una in Europa League) e non è un caso che si trovi a comandare la classifica. Come ha infatti dichiarato lo stesso Gasperini, il Milan ha gamba, velocità, tecnica, fisicità. E non è poco.

La formazione di Pioli gioca effettivamente un buon calcio e, oltre ad avere la fortuna di schierare tra le sue fila un fuoriclasse come Zlatan Ibrahimovic, ha trovato anche degli uomini che si stanno dimostrando ottimi giocatori. Mi riferisco soprattutto a Leao, Rebic e Theo Hernandez. Peraltro gli ultimi due, insieme a Krunic, sembravano non dover essere del match causa Covid ma gli ultimi tamponi hanno dato esito negativo.

Qualora quanto scritto non bastasse, aggiungo che nel mercato di riparazione la squadra rossonera è probabilmente quella che si è maggiormente rinforzata, acquistando Meithe dal Torino e soprattutto Mario Mandzukic, esperto attaccante che ha sempre fatto gol anche nel campionato italiano.

Evidentemente la società meneghina ha compreso al giro di boa che potrebbe essere l’anno giusto per scalzare la Juve da un trono che detiene da quasi un decennio.

In ogni caso la Dea è sempre lì, nel gruppo delle prime nonostante abbia perso qualche punto per strada contro avversarie che apparivano alla portata e assolutamente decisa a mantenere (e possibilmente migliorare) la propria posizione.

A parte Milan e Inter che sembrano avere un leggero vantaggio, tra i 30 punti del Sassuolo (ottavo) ed i 34 del Napoli (terzo) ci sono sei squadre, segno evidente che qualificarsi nuovamente per la Champions sarà decisamente più complicato dello scorso anno.

I precedenti

Sono ben 60 le volte nelle quali le due formazioni si sono affrontate a Milano in serie A: 29 volte ha prevalso il Milan, 10 volte l’Atalanta mentre 21 sono stati i pareggi. Considerando anche le gare disputate a Bergamo i successi rossoneri salgono a 53, quelli nerazzurri a 24 mentre 43 volte le due squadre si sono divise la posta.

L’ultimo successo del diavolo risale a 6 anni fa: nel campionato 2014-2015 Kaka e soci prevalsero per 3 a 0 con le reti di Cristante e la doppietta del brasiliano. La Dea ha sbancato San Siro l’ultima volta nel 2017-2018: furono Cristante (stavolta atalantino) e Ilicic a firmare il successo. Lo scorso campionato la gara termino in parità: vantaggio rossonero di Çalhanoğlu e pareggio di Zapata per l’1 a 1 finale.

La partita con maggior scarto di reti tra le due formazioni è il famosissimo 9 a 3 per il Milan del campionato 1972-1973: allora spradroneggiarono Prati (tripletta), Rivera e Bigon (entrambi una doppietta).

Le ultime dai campi

Mister Pioli dovrà certamente rinunciare agli squalificati Romagnoli e Saelemaekers, oltre all’ancora positivo Çalhanoğlu.

In casa atalantina, il Gasp schiererà la formazione tipo, dovendo rinunciare solamente a Pasalic i cui tempi di recupero si sono leggermente allungati.

Gli ex della partita

Con la maglia milanista troviamo Frank Kessie (30 presenze con la Dea e 6 reti) e Simon Kiaer (solo 5 apparizioni senza reti). Gli ex rossoneri sono invece Mattia Caldara (sfortunata la sua stagione milanista senza alcuna presenza), Matteo Pessina (2015) e Mario Pasalic (24 presenze e 5 gol).

Dopo tutte le premesse fatte, credo sarà una bella partita. Se poi vincesse la Dea…

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