Anche a Udine l’Atalanta esce dal campo con un pareggio che frena ulteriormente le ambizioni di agganciare il terzo posto in classifica.
A render un match pieno di insidie ancor più pericoloso ci pensa Pereyra che, dopo soli ventiquattro secondi, infila la retroguardia nerazzurra.
Complice un avversario compatto e resistente in difesa, la formazione orobica fatica a trovare la via del goal riuscendo a pareggiare con il solito Muriel, sfruttando una delle poche occasioni capitate sul terzetto d’attacco atalantino.
Eccetto un rigore richiesto dai padroni di casa e non accordato da Calvarese (con l’aiuto del Var Giacomelli), i ragazzi di Gasperini rischiano poco totalizzando due punti in pochi giorni.
Sabato alle 18 Zapata e compagni saranno di scena a San Siro contro la capolista per cercare di chiudere al meglio il girone di andata.
Le pagelle
Gollini 5: Il ferrarese non è impeccabile nell’uscita sul gol di Pereyra e sempre nel primo tempo rischia di mandare tutto a monte facendosi scivolare la palla dalle mani e urtando lo stesso calciatore argentino. Il numero 95 deve ringraziare Calvarese.
Toloi 6: È da ammirare la sua volontà continua di partecipare all’azione offensiva, la capacità di inserirsi in area e la ricerca del dialogo puntando la porta avversaria.
Romero 6: Duello corpo a corpo con Lasagna per il centrale argentino il quale va a prendere spesso anche De Paul senza utilizzare mezze misure. Va vicinissimo alla rete con un colpo di testa che sfiora il palo alla destra di Musso.
Palomino 5,5: Più di un affanno per il numero 6 che agisce sul centrosinistra. Da rivedere il raddoppio di marcatura per certi versi incomprensibile su Lasagna nell’occasione del vantaggio friulano.
Hateboer 5,5: Senza Ilicic nei pareggi il suo apporto ne risente e infatti il 33 atalantino non incide sulla fase di spinta in modo convincente. (Gosens 6: Il tedesco non riesce a dare la scossa nonostante un paio di corner conquistati e qualche buona intenzione di giocata).
De Roon 5,5: Giornata a tratti offuscata per il mediano olandese che ricorre molte volte all’intervento falloso e appare più nervoso del solito.
Pessina 6: Il numero 32 parte sulla linea di centrocampo, ma prova sempre a fare da collante tra i due reparti (vedi occasione in cui lancia Miranchuk verso la porta). Nel finale torna in posizione di centrocampista, ma la gara offre purtroppo pochi spunti per potersi esprimere.
Maehle 6,5: La nota più lieta del pomeriggio grigio (e non solo per il cielo piovoso) atalantino. Il danese mette in vetrina e dimostra di avere già alcuni fondamentali: buona intesa con i compagni nel fraseggio, piedi per effettuare cross (come quello sulla testa di Romero) e coordinazione al tiro(ottimo riflesso di Musso in quella circostanza.
Malinovskyi 5: Terza occasione consecutiva non sfruttata per il nazionale ucraino. Emblematico il momento in cui solo davanti a Musso decide inspiegabilmente di toccare di tacco all’indietro.
(Freuler S.V.).
Miranchuk 5,5: L’ex Spartak Mosca alterna (poche) invenzioni a (molti) errori nei passaggi finali. A sua difesa va dichiarato come agisse prevalentemente sulla destra e non sulla sinistra. Nella ripresa tenta il tiro dal bordo dell’area , una conclusione che sibila all’incrocio. (Ilicic 6: Come contro il Genoa, l’illusionista parte molto dal basso e viene steccato in molte occasioni. Basterebbe però un suo lampo sul filtrante per Malinovskyi per cambiare la partita).
Muriel 6,5: L’attaccante di Santo Tomas compie il proprio dovere, ossia sul tramonto del primo tempo va in rete salvando una prestazione non proprio brillante nella tenuta della palla e dell’appoggio ai compagni di reparto. (Zapata 5,5: È impressionante come i friulani vadano in tre o quattro sul colombiano per impedire al numero 91 di poter dare pericolosità all’attacco).
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