Anche a Udine, come contro il Genoa, non hanno pienamente convinto Ruslan Malinovskyi e Aleksej Miranchuk. I fantasisti dell’Est, dai quali Gasperini si aspetta moltissimo, sono quelli che nella seconda metà di stagione dovranno regalare il salto di qualità all’Atalanta soprattutto in partite in cui si affrontano le medio-piccole che si chiudono e lasciano pochissimi spazi.
Con l’Udinese Malinovskyi e Miranchuk non hanno brillato: il primo ha anche avuto sul sinistro la palla del 2-1 a inizio ripresa, ma l’ha sprecata cercando un assist in area di rigore con un colpo di tacco che ha non ha portato a nulla di concreto, mentre il secondo è entrato più volte nel vivo del gioco senza però riuscire a incidere.
Gasperini alla Dacia Arena li ha schierati sulla trequarti, alle spalle di Muriel, sacrificando Pessina che è finito sulla mediana a fianco di de Roon. Uno a sinistra e uno a destra: a Miranchuk chiedeva invenzioni per il centravanti colombiano, a Malinovskyi di rientrare verso il centro e di provare a far male col suo mancino. Non è successo nulla di tutto questo.
Certo, con l’Udinese perennemente schierata sulla difensiva e con pochissimi spazi a disposizione non sarebbe stato facile per nessuno. Ma il Gasp proprio questo chiede ai due fantasisti dai piedi buoni: guizzi per scardinare i fortini costruiti in partite così complicate.
Malinovskyi e Miranchuk hanno giocato insieme in un’altra occasione, giovedì 14 gennaio in Coppa Italia contro il Cagliari. In quell’occasione è balzata agli onori della cronaca la prestazione del russo per il gol, quello del provvisorio 1-0, segnato sul finire del primo tempo. Entrambi autori di una prestazione sufficiente, non hanno comunque esaltato.
Domenica scorsa col Genoa, invece, si sono dati il cambio: al 65′ è uscito Malinovskyi ed è entrato Miranchuk. Senza fortuna.
MaMi: convivenza possibile?
La domanda, a questo punto, nasce spontanea: i due possono giocare insieme?
La risposta la proverà a trovare Gasperini nelle prossime settimane, anche se a fine gennaio ci si aspettava di aver già trovato il bandolo della matassa. Non ha sicuramente aiutato il Covid, che ha fermato prima uno e poi l’altro, facendoli arrivare a questo punto della stagione non proprio al top della forma.
La cosa sicura, comunque, è che né Malinovskyi, né Miranchuk possono essere considerati i vice Ilicic. Hanno altre caratteristiche. Per il sostituto dello sloveno – l’ha detto anche Gasperini – servirà attendere un colpo dal mercato.
Ucraina e Russia insieme per la prima volta
Quella di Udine per la Serie A ha rappresentato una prima volta storica: prima di Malinovskyi e Miranchuk con la maglia dell’Atalkanta, non era mai accaduto nel campionato italiano che un ucraino e un russo giocassero insieme dal primo minuto nella stessa squadra.
Un dato da non trascurare in un periodo storico contrassegnato dalla guerra tra Russia e Ucraina, scoppiata ormai 7 anni fa. Un conflitto che sta avendo conseguenze anche nel mondo del calcio: per decisione della Uefa club russi e ucraini (oltre alle due nazionali) non si possono affrontare nei gironi eliminatori delle competizioni internazionali.
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