Doveva essere la partita della sgasata per l’Atalanta, il match che proiettava i nerazzurri a ridosso delle due milanesi, al terzo posto. Invece a Udine è arrivato un pareggio che porta in dote un solo punto e tanta delusione.
È finita 1-1 alla Dacia Arena, una gara che ha visto gli uomini di Gasperini dominare in lungo e in largo sul piano del gioco senza però mai trovare la scintilla, il guizzo da tre punti.
Certo, il gol di Pereyra arrivato dopo neanche 30 secondi dal fischio d’inizio ha complicato ancor di più una partita che si preannunciava già non semplice, con i bianconeri che da lì in avanti hanno pensato solo a difendersi e a perdere ogni secondo utile per far arrivare quanto prima il 90′.
Muriel ha rimesso i suoi in carreggiata al 43′, con una rete delle sue: slalom tra tre avversari e colpo da bigliardo con palla sotto al sette.
Ma nella ripresa chi si aspettava il classico assedio dell’Atalanta è rimasto deluso.
Gasperini ha provato a buttare nella mischia l’artiglieria pesante (Ilicic, Zapata e Gosens, rimasti a guardare nella prima frazione), ma non è cambiato molto, con l’Udinese che ha alzato il fortino nella propria area di rigore senza mai correre grossissimi rischi. Basti pensare che l’atalantino più pericoloso nel secondo tempo è stato Romero con un colpo di testa al 71′ che è terminato a lato di poco.
A referto ci va anche un calcio di rigore non fischiato all’Udinese nel primo tempo, sul risultato di 1-0: il contatto tra Gollini e Pereyra pare esserci ma la caduta dell’argentino sembra parecchio accentuata. Resta il dubbio.
Per l’Atalanta quelli con Genoa e Udinese si possono considerare due mezzi passi falsi nella corsa alla Champions League.
Sabato si torna in campo, ultima del girone d’andata: a San Siro c’è il big-match con la capolista Milan.
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