Ha coinvolto anche la nostra provincia l’operazione della Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e della Tenenza di Pisogne (Bs), che sta dando esecuzione in queste ore al sequestro di beni per circa 21 milioni di euro e a 24 misure di custodia cautelare, oltre che all’applicazione di due misure interdittive dalla professione, nei confronti di altrettanti soggetti accusati di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale.
A quanto reso noto dalle Fiamme Gialle con una nota, l’attività investigativa, che ha visto il coinvolgimento di 104 persone fisiche e 126 società (tra cui società cosiddette “cartiere” e imprese realmente operanti) con sede in diverse province italiane (Brescia, Bergamo, Milano, Monza-Brianza, Torino, Pavia, Alessandria, Parma, Genova, Firenze, Roma, Latina, Salerno, Bari, Trapani), ha consentito di ricostruire un’imponente frode fiscale, ideata da professionisti bresciani e incentrata su un sistema di emissione di false fatture.
Gli inquirenti – che definiscono quello smantellato un “laboratorio di ingegneria fiscale a servizio degli evasori” – hanno reso noto che maggiori dettagli sull’operazione, denominata “Nuova evasione continua”, saranno resi noti durante una conferenza stampa.
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