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L'iniziativa

Bergamo, solidarietà senza fine: donati un ecografo alle Usca e 5 respiratori per le Rsa

La Polizia di Stato ha chiamato a raccolta aziende e donatori, che consentiranno di ampliare così l'assistenza domiciliare dei malati Covid, alleggerendo gli ospedali".

Un ecografo portatile e quaranta saturimetri per le unità Usca di Ats Bergamo, cinque respiratori per le Rsa: la Bergamasca si conferma ancora una volta terra della solidarietà, capace di fare squadra nei momenti più complicati.

L’ultima donazione è frutto di un’iniziativa guidata dalla Polizia di Stato che, grazie al fondamentale supporto di alcune aziende del territorio, è stata in grado di mettere a disposizione della rete di servizi territoriali di Ats Bergamo importantissime apparecchiature elettromedicali.

“Ancora una volta abbiamo dimostrato che imprese, associazioni e istituzioni possono collaborare nella costruzione delle risposte ai bisogni  – evidenzia il direttore generale di Ats Bergamo Massimo GiupponiL’occasione ce l’ha data il grande lavoro svolto dal questore Auriemma con il sistema delle imprese che ruotano attorno alla Questura. Insieme ci siamo resi conto che la maggiore necessità in questa fase era quella di potenziare i servizi a domicilio”.

A spiegare l’enorme importanza che questi dispositivi avranno nelle operazioni quotidiane è il dottor Fredy Suter, ex primario di malattie infettive del Papa Giovanni XXIII che oggi collabora da volontario con l’Ats di Bergamo: “Ciò che ci ha mosso è stata la domanda: come possiamo intervenire a casa dei pazienti contro il Covid per ridurre disturbi ed evitare il ricovero? In un sistema territoriale efficace, le Usca aiutano molto. L’ecografo è uno strumento di altissimo livello, che anche a domicilio può dare un’idea precisa delle condizioni del polmone: è dotato di tre sonde, che possono eseguire esami di organi profondi come l’addome, a strutture superficiali come il polmone ed esami ecocardiografici, per valutazioni di ampissimo respiro. Io stesso mi sono messo a disposizione per affiancare i giovani e addestrarli all’uso di questo strumento.  I respiratori invece saranno affidati alle Rsa, diventando supporto importante per malati gravi che non necessitano di ricovero. Con questi due strumenti possiamo garantire un ampliamento dell’assistenza ai malati, evitando di sovraccaricare gli ospedali che è il vero tema di questo periodo”. 

Per individuare le strutture sociosanitarie del territorio destinatarie dei respiratori, Ats Bergamo ha fatto una manifestazione di interesse che a breve avrà il proprio esito.

I saturimetri, invece, saranno altra dotazione di base per gli interventi giornalieri delle Usca.

L’iniziativa ha raccolto le adesioni, entusiaste, di alcune aziende.

Prima fra tutte la Esaote, società ligure leader nel settore biomedicale che ha partecipato dalla prima ora nel doppio ruolo di donatrice e fornitrice delle apparecchiature: “Abbiamo tentato di dare il massimo dal punto di vista personale e umano – spiega Antonio CardoneMi hanno colpito molto i ringraziamenti della Polizia, è stato uno stimolo ad essere ancora più efficienti”. 

Al loro fianco anche la Technix spa di Grassobbio: “Appena il questore ci ha chiesto una mano abbiamo risposto immediatamente di sì – sottolinea il presidente Aniello AlibertiCredo che le aziende in salute anche in questo difficile momento abbiano il dovere di aiutare il territorio: lavorando nel settore elettromedicale abbiamo avuto uno stimolo in più”. 

Esprimono soddisfazione per essere arrivati al traguardo anche Sacbo, la società di gestione dell’aeroporto di Orio al Serio, Paolo Agnelli, presidente di Confimi Bergamo che si è augurato una “prosecuzione della proficua collaborazione anche al termine della pandemia”, e Francesco Maffeis, numero uno di Framar.

Un ruolo decisivo è stato giocato anche dalla Fondazione della Comunità Bergamasca, che proprio con la Polizia di Stato ha deciso di convogliare in questa iniziativa i fondi inizialmente raccolti per un altro obiettivo.

Ringraziamenti anche da Lodovica Pellicioli dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato di Bergamo, dal presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli, dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori e dal prefetto Enrico Ricci, che dal canto suo ha ribadito con grande enfasi la generosità del popolo bergamasco e il ruolo di regia della Polizia.

La chiosa è stata affidata al questore Maurizio Auriemma: “Volevamo fare qualcosa che lasciasse il segno, che fosse tangibile. Felice che sia andata in porto la fornitura di dispositivi medicali, su indicazione del direttore di Ats Giupponi: pensavamo di riuscire a fornire un ecografo e due ventilatori, siamo arrivati ad acquistarne cinque. Per l’Ats nutro un affetto particolare perchè, quando sono stato colpito dal Covid, mi hanno coccolato e mi hanno fatto sentire meno solo. Questo è un segno tangibile di come le comunità abbiano bisogno di persone concrete e perbene: qui ce ne sono tantissime e ci auguriamo di poter dare altri contributi di questo tipo”.

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