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Rinvio delle cartelle e ipotesi di nuova rottamazione: il punto

Sono 50 milioni gli atti che a oggi aspettano di essere inviati al contribuente e che ora il Fisco potrà inviare tra il 1° febbraio 2021 e il 31 gennaio 2022.

Il Dl 3/2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il giorno 15 gennaio 2021, ha introdotto la sospensione tanto attesa delle notifiche di avvisi e cartelle.

Sono infatti 50 milioni gli atti che a oggi aspettano di essere inviati al contribuente e che ora il Fisco, a seguito della sospensione, potrà inviare tra il 1° febbraio 2021 e il 31 gennaio 2022.

Parliamo principalmente di atti di accertamento, contestazione, erogazione delle sanzioni, recupero crediti d’imposta, liquidazione e rettifica.

Stesso discorso vale anche per gli avvisi bonari che potranno arrivare dal 1° febbraio 2021 ed essere recapitati sino al 31 gennaio 2022.

Per quanto riguarda invece le cartelle di pagamento, oltre ad essere sospese le notifiche sino al 31 gennaio 2021, sono sospesi anche i pagamenti che dovranno essere recuperati entro il 1° marzo 2021.

Questo è quanto fino ad ora previsto dal Governo per cercare di dare un maggiore agio a cittadini ed imprese che si trovano ancora a dover far fronte con la situazione di pensante crisi dovuta dal perdurare della pandemia causata dal virus COVID-19.

Sono però allo studio ulteriori misure, che probabilmente verranno introdotte con il decreto Ristori 5 e che prevederanno ulteriori aiuti per i contribuenti in termini di riscossione.

È probabile infatti che verrà introdotta una nuova rottamazione che permetterà ai contribuenti di pagare le proprie cartelle in essere senza aggravio di sanzioni ed interessi di mora.

L’ultima rottamazione in ordine di tempo, la ter nello specifico, aveva permesso di regolare i propri conti relativamente ai ruoli relativi sino all’anno 2017, il che fa pensare che la nuova potrà interessare i ruoli per gli anni 2018 e 2019. Ci saranno sicuramente dei nodi da sciogliere, in primis su tutti come poter gestire tutte quelle cartelle sospese dall’8 marzo 2020 e che rappresentano un grandissimo arretrato accumulatosi in questi mesi.

Bisognerà poi capire a chi potrà essere rivolta questa nuova rottamazione: potranno essere riammessi anche quei soggetti decaduti nei mesi scorsi per aver saltato anche solo una rata?

Questa e tutta una serie di ulteriori questioni dovranno essere risolti in questo mese di proroga concesso dal Dl 3/2021.

C’è da dire infine che il suddetto Dl ha prorogato a fine gennaio anche lo stop ai pignoramenti di stipendi e pensioni.

Sul fronte invece di Iva, ritenute e contributi purtroppo nessun rinvio è stato previsto, pertanto entro il 18 gennaio tutti saranno tenuti al versamento delle scadenze ordinarie, alle quali si aggiungeranno anche la prima rata del secondo 50% per i versamenti tributari sospesi per il periodo da marzo a maggio 2020.

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