È arrivato in Procura a Bergamo poco prima delle 10, senza rilasciare dichiarazioni. Giuseppe Ruocco, direttore generale del Ministero della Salute, è stato convocato dai pubblici ministeri per fare chiarezza sui Piani pandemici non aggiornati.
Quel che i magistrati vogliono capire è se al Ministero vi fosse consapevolezza dell’importanza del Piano pandemico, ovvero lo strumento che doveva dettare le linee guida da applicare in caso di epidemia o pandemia influenzale.
In piazza Dante è arrivato anche Andrea Crisanti, virologo e direttore del laboratorio di Microbiologia dell’Università di Padova in qualità di consulente della Procura. Oltre che sulla mancata zona rossa e sulla riapertura dell’ospedale di Alzano, i pm gli hanno di esprimersi anche su quanto possono aver inciso le mancate previsioni di un piano pandemico aggiornato. Sono qui per le audizioni”, ha detto Crisanti davanti ai giornalisti. E alla domanda di quando avrebbe depositato la sua consulenza ha risposto: “Ci vogliono ancora 30-40 giorni”.
Ruocco è stato convocato come persona informata sui fatti per chiarire. All’uscita dagli uffici della Procura, dopo oltre 6 ore, Ruocco non ha voluto dichiarare nulla ai giornalisti. Chi ha parlato è la procuratrice aggiunta di Bergamo Cristina Rota: “Il piano in vigore era quello del 2006, almeno questo è ciò che ci è stato dichiarato”
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