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La partita

Genoa solido, l’Atalanta si ferma al palo: ora subito testa a Udine

Nerazzurri imbrigliati dal pressing ospite: mercoledì si recupera la decima giornata.

Al Gewiss Stadium la sfida tra Gasperini e il suo passato termina a reti bianche complice anche un primo tempo sottotono per la Dea, imbrigliata nel pressing dei centrocampisti del Genoa, capaci di superare più volte i colleghi di reparto grazie alla superiorità numerica in quell’area del campo.

Nella prima frazione di gioco le migliori occasioni capitano proprio sui piedi dei liguri con Pjaca e soprattutto l’uzbeko Shomurodov, mentre per gli orobici le chances sono quasi casuali.

La ripresa recita nettamente un altro copione con la formazione orobica che schiaccia i rossoblu nella propria metà campo provando con pazienza a districare la ragnatela rossoblu. Tanto possesso, tanto giro palla, ma gli spazi rimangono davvero pochissimi.

L’Atalanta è il caso di dire che di fatto resta al palo (legno colpito da Hateboer), per il resto la muraglia di Ballardini regge alla grande e riesce a strappare un punto importante nella lotta salvezza.

Per la formazione di Gasperini rimane qualcosa da recriminare a livello arbitrale per una mancata espulsione a Zappacosta e un mancato rigore su Miranchuk.

Ora non c’è nemmeno il tempo di archiviare questo mezzo passo falso che la Dea deve pensare subito alla prossima sfida.

Mercoledì arriva il recupero della decima giornata a Udine: l’Atalanta può subito riscattarsi e rilanciarsi in classifica.

Le pagelle

Gollini 7: L’estremo difensore è decisivo nella prima fase di gara con gli interventi sulle conclusioni di Pjaca e Shomurodov. Spettatore non pagante nella ripresa.

Toloi 6: Per provare a superare la solidità ospite il brasiliano ricorre spesso al lancio lungo soprattutto nelle prime fasi della sfida.

Palomino 6: In partenza “El tucumano” sbaglia qualche lettura aerea; con il trascorrere dei minuti diventa più solido e concreto nel coprire e imbastire l’azione.

Djimsiti 6,5: Il migliore del reparto arretrato è l’albanese, il quale si comporta in modo preciso in fase di copertura e in modo propositivo in appoggio. Offre l’assist a Hateboer nell’occasione del palo.

Hateboer 6: Sulla corsia destra l’olandese di Beerta non offre una prestazione da incorniciare. Potrebbe risolvere la partita, ma il proprio tentativo si stampa sul palo (Maehle SV).

De Roon 6,5: I primi minuti sono davvero difficili per il centrocampista nerazzurro, il quale invece, al rientro in campo dopo l’intervallo si erge a spola e recupera palloni in quantità esorbitante. Per spaccare la partita tenta anche la conclusione al volo, ma il suo destro termina alto di poco.

Freuler 6,5: La pagella del mediano svizzero è di fatto un copia-incolla del commento sul compagno De Roon.

Gosens 6: Dopo un primo tempo praticamente anonimo in fase di spinta e inserimento, nella seconda parte del match il tedesco partecipa molto ai tentativi di costruzione delle azioni da rete. Perin respinge una sua conclusione da posizione defilata.

Malinovskyi 5: L’ucraino non riesce mai a fare la differenza, anzi pasticcia in molte occasioni con la palla tra i piedi perdendo i tempi di giocata e tiro (Miranchuk 6: Il russo non riesce a creare chissà quali occasioni, ma risulta più imprevedibile dell’ex Gent).

Ilicic 5: Il numero 72 partendo molto basso viene spesso spento sul nascere dai vari Criscito, Czyborra e Strootman che lo arginano in modo eccellente. Poche scintille e poca imprevedibilità (Lammers SV)

Zapata 5,5: Nonostante abbia rifiatato in occasione di Atalanta-Cagliari, il centravanti fatica molto a districarsi, aggredito in modo egregio da Radovanovic. Quando riesce a farlo la scelta di passaggio finale non è quasi mai quella giusta (Muriel 6: Vale lo stesso discorso e commento fatto per Miranchuk. Il colombiano quantomeno cerca di ravvivare l’attacco e va alla conclusione più di una volta mancando di precisione).

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