L’amministrazione comunale di Seriate ha deciso di cancellare il servizio scuolabus per il prossimo anno scolastico che collegano le frazioni di Cassinone e di Comonte alle scuole del centro.
“Cancellazione del servizio scuolabus? Non ora, e non così” risponde l’opposizione con i consiglieri Alessandro Trotta, Valentina Capelli, Laura Resta, Damiano Amaglio della lista civica 24068.
“Incomprensibile prima che inaccettabile, nel metodo prima ancora che nel merito: non possiamo che definire così la cancellazione del servizio scuolabus per le frazioni di Cassinone e Comonte dal prossimo anno scolastico, comunicato alle famiglie con lettera firmata dal sindaco Vezzoli e dall’assessore Pedrini – scrivono concludono Alessandro Trotta, Valentina Capelli, Laura Resta e Damiano Amaglio -. No, non si fa così. Dalla scorsa primavera, dall’inizio della pandemia, la lista civica 24068 ha scelto di collaborare a tutti i livelli, senza sprecare una singola goccia di energia in polemiche inutili e strumentali. Con trasparenza e correttezza si è cercato di far prevalere sempre quel “noi politico” che Papa Francesco ha recentemente declinato come dovere per chiunque sia impegnato al perseguimento del bene comune. Perché questo è il momento della semina, non del raccolto, e mai ci siamo sottratti agli inviti a collaborare e contribuire ad arricchire scelte e provvedimenti. Mai”.
“Altrettanto fermamente, tuttavia, evidenziamo che se questo metodo viene attivato a orologeria, a corrente alternata, diventa difficile lavorare insieme. La scuola in particolare è un tema delicato,
merita attenzione e riflessione massima, ed il trasporto degli studenti è da mesi al centro del dibattito politico. Andrebbe potenziato, non ridotto, e a Seriate lo si cancella? Se esiste un problema e servono valutazioni complesse, queste vanno fatte insieme, soprattutto se si riferiscono a territori periferici già penalizzati come sono le nostre frazioni. Frazioni che peraltro non versano nella stessa situazione, visto che a Comonte le scuole ci sono, a Cassinone no. In sintesi: questa decisione improvvida è uno sfregio incomprensibile alla nostra responsabilità, considerato che si è appena approvato il bilancio dei prossimi anni senza che si sia ritenuto di intavolare un confronto col territorio. È grave e non possiamo esimerci dal sottolinearlo pubblicamente. Siamo esterrefatti e sorpresi, tuttavia non vogliamo credere che questa decisione sia irreversibile. A fine novembre il Consiglio Comunale ha approvato un Documento Unico di Programmazione
2021-2023 che confermava il servizio; a dicembre ne ha licenziato un altro in cui se ne dichiarava la chiusura, senza tuttavia prospettare un’alternativa. Troppo comodo.
A questo punto chiediamo di sospendere la decisione e l’apertura di un dibattito pubblico serio. Perché le famiglie in questo momento hanno bisogno di supporto, vicinanza, serenità, decisioni
condivise. E sincerità, soprattutto sincerità” concludono Alessandro Trotta, Valentina Capelli, Laura Resta e Damiano Amaglio.
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