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Vela

Luna Rossa, caccia all’America’s Cup sulla barca realizzata dalla Persico di Nembro

Alle 3 del mattino di venerdì il via della Prada Cup, competizione di qualificazione allo storico trofeo velistico: l'azienda della Val Seriana ha prodotto anche dei particolari bracci in carbonio per tutti i team in gara.

Da Nembro alle acque del golfo di Auckland, sulla scia di un sogno: è il viaggio fatto dallo scafo di Luna Rossa, che alle 3 del mattino di venerdì 15 gennaio inizia la sua avventura nella Prada Cup, competizione che decreterà quale team potrà contendere la prestigiosa America’s Cup ai detentori di Team New Zealand.

Una possibilità riservata solo a uno tra il sindacato italiano, i britannici di Team Ineos e gli statunitensi di American Magic, che si affronteranno 4 volte ciascuno in sfide a Round Robin che determineranno chi andrà direttamente in finale e chi, invece, dovrà passare da un ulteriore turno di semifinale da disputare al meglio delle sette regate per accedere all’ultimo atto della competizione in programma dal 13 al 22 febbraio (al meglio delle 13 regate).

Un percorso lungo, per il quale i team si preparano senza sosta da tre anni, tra test in acqua, regate di avvicinamento e tanto, tantissimo lavoro di innovazione.

Ed è qui che entra in gioco la Persico Marine di Nembro, azienda leader nella nautica con alle spalle una lunga esperienza nel campo delle competizioni dalla fine degli anni ’80: essendo l’unica in Italia a poter disporre di una fresa a controllo numerico a cinque assi, le fu chiesto di produrre le chiglie per le barche del Moro di Venezia, l’imbarcazione italiana voluta da Raul Gardini con al timone Paul Cayard che nel 1992 si aggiudicò l’allora Louis Vuitton Cup e perse poi l’America’s Cup contro gli statunitensi di America³.

Ad oggi la Persico ha costruito tutte le imbarcazioni di Luna Rossa, compresa l’ultima, avveniristica, AC75 uscita dal cantiere di Nembro a ottobre 2020: caricata su un camion alla volta dell’aeroporto di Orio al Serio, è poi volata in Nuova Zelanda a bordo dell’imponente Antonov 124, gigante dei cieli senza eguali nel settore cargo.

Ma su tutte le barche che competono per l’America’s Cup c’è un po’ dell’azienda seriana che, per questa edizione, è fornitore unico ufficiale dei particolarissimi bracci mobili in carbonio: prodotti in modo identico sotto ogni aspetto per ogni team, uniscono lo scafo ai “foil” permettendo all’imbarcazione di sollevarsi sull’acqua.

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Un dettaglio dei bracci mobili in carbonio ©Persico Marine

Ne sono stati prodotti 16, due coppie per ogni team, compreso quello neozelandese che attende di scoprire il nome del proprio sfidante: una sfida ingegneristica impegnativa, che nei mesi scorsi ha visto l’arrivo a Nembro di tutti i progettisti dei team in gara per presenziare ai test del carico di rottura eseguiti con un macchinario unico sviluppato dalla Persico.

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Il test dei bracci con i progettisti dei team ©Persico Marine

Un impegno andato oltre al lavoro di continua ricerca della migliore tecnologia e prestazioni svolto per la nascita del nuovo scafo di Luna Rossa.

Ora toccherà al team italiano guidato da Max Sirena sfruttarne tutte le potenzialità nelle acque di Auckland e provare a trionfare nella Prada Cup, unica via d’accesso per l’America’s Cup di marzo e per la sfida a Team New Zealand.

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