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Valle brembana

La Variante di Zogno vede la fine del tunnel: “Il 30 giugno chiusura dei lavori” fotogallery

L'assessore regionale Terzi: "Opera percorribile in estate"

La data da segnare in rosso sul calendario è quella del 30 giugno. “L’estate 2021 sarà per la Valle Brembana il periodo decisivo per l’apertura della Variante di Zogno, opera che avrà un impatto estremamente positivo sul traffico vallare”. Le dichiarazioni di Claudia Terzi, assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, sottolineano i tempi quasi certi per l’apertura della variante (4,3 chilometri di lunghezza, con due gallerie di 654 e 2.211 metri).

“Un impegno che ci eravamo presi, del quale possiamo vedere i risultati. Con l’ultima accelerazione dei lavori (ricominciati il 18 maggio 2020, dopo lo stop dal 7 marzo imposto dall’emergenza sanitaria ndr) possiamo confermare i tempi che ci eravamo prefissati: il 30 giugno si chiudono i lavori, poi l’apertura il prima possibile”.

Variante Zogno
Il cantiere a Zogno

Durante il sopralluogo di martedì 12 gennaio, l’assessore regionale conferma i tempi prefissati con Aria (Azienda Regionale per l’Innovazione e gli Acquisti), Cal (Concessioni Autostradali Lombarde) e la Collini Lavori di Trento per la conclusione delle opere complementari. Opere iniziate a novembre 2019, con una spesa di 33,1 milioni di euro, prevista all’interno del finanziamento complessivo di 61,1 milioni da parte di Regione Lombardia (il costo complessivo dell’opera è di 76,7 milioni).

Terminati i lavori per le due gallerie (mancano solo alcuni piccoli lavori di finitura), dallo scorso dicembre sono iniziati i lavori della rotonda sud (in zona Grotta delle Meraviglie, sul confine con Sedrina), mentre da ottobre stanno continuando quelli per la rotatoria a nord, prima del paramassi, vicino alla rotonda dalla quale inizia la strada che porta allo stabilimento della Sanpellegrino.

“I lavori in questo ultimo periodo hanno riguardato sostanzialmente i tratti all’aperto, come la posa delle barriere paramassi – spiega Alessandro Caloisi, responsabile unico del procedimento Aria -. Nel frattempo, oltre al completamento dell’interno delle gallerie, sono iniziate le attività di realizzazione del cavalletto dell’interconnessione (rotatoria) sud all’ingresso della Variante provenendo dai ponti di Sedrina. In questo momento si stanno fissando gli elementi strutturali sui quali poi si ergerà l’interconessione. Connessione che vedrà a destra l’uscita per il centro di Zogno, mentre a sinistra l’ingresso della galleria”.

Rotatoria a sud che verrà realizzata vicino al canale Enel, con il traffico deviato da una bretella, che verrà poi spostata verso il fiume per completare la parte di rotonda vicino alla galleria. A nord, lo svincolo sarà posto a monte della rotatoria, vicino alla strada della Sanpellegrino.

“I tre chilometri di gallerie sono completi. Adesso stiamo lavorando alla rotatoria sud e alla deviazione a nord in prossimità del cantiere della Sanpellegrino – conferma Guglielmo Fariello, direttore dei lavori e responsabile della sicurezza per conto di Aria e Cal –. L’unico lavoro sostanziale che rimane è la realizzazione di tre berlinesi (muri con micropali, necessari per la messa in sicurezza di un fronte di scavo). Sono state realizzate anche alcune barriere paramassi, per le quali si è reso necessario un lavoro di definizione specifica e di messa in sicurezza di ogni masso, seguito dal disgaggio di alcuni di questi, mentre altri sono stati imbrigliati alla montagna”. “Lavori importanti che – spiega ancora l’assessore Terzi – hanno portato il cantiere a superare i 76 milioni di euro”.

Il sopralluogo al cantiere della variante di Zogno
Il sopralluogo dell'assessore Terzi

La Variante di Zogno, secondo le stime presentate, potrebbe essere aperta al traffico già nei primi giorni di luglio, pochi giorni dopo la chiusura dei lavori. Apertura ravvicinata possibile grazie ad un’attività di collaudo portata avanti in corso d’opera.

“L’obiettivo principale è arrivare allineati tra fine lavori e fine collaudi” spiega sempre Terzi. I collaudi vengono fatti in itinere, con tecnici antincendio e vigili del fuoco. Questi saranno gli ultimi step prima dell’apertura: il parere positivo da parte di una commissione di collaudo formata da specialisti e il via libera da parte dei Vigili del Fuoco.

Presenti al sopralluogo anche Selina Fedi, sindaco di Zogno, e Giuliano Ghisalberti, assessore ai lavori pubblici. “Finalmente siamo in dirittura d’arrivo – commenta Fedi –. Vediamo ormai il completamento di un’opera molto importante non solo per Zogno, ma per l’intera Valle Brembana”.

Dopo un progetto iniziale del 1992 (rivisto e aggiornato nel 2011), un primo inizio dei lavori nell’estate 2011 e lo stop tre anni dopo, la Collini di Trento ha iniziato il completamento dei lavori nell’ottobre 2019. Dopo dieci anni, tutto sembra volgere al meglio per una delle opere di viabilità più desiderate dagli abitanti della Valle Brembana.

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