“Purtroppo la scorsa settimana l’indice Rt ha avuto un improvviso innalzamento, da 1 a 1,24. Tenendo conto dei nuovi parametri ci stiamo avvicinando alla zona rossa. Io mi auguro sempre che i numeri si invertono, che l’indice Rt come quello dei ricoveri si possano abbassare. Un auspicio, ma se non dovesse essere così saremo zona rossa”.
Così il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana a Sky Tg24, nella mattinata di lunedì 11 gennaio.
“Stiamo peggiorando in tutti i parametri – ha continuato il numero uno del Pirellone – La situazione va tenuta sotto controllo, ma ci vorrebbe più omogeneità e chiarezza nei parametri di monitoraggio. Io ho chiesto di valutare dati più vicini nel tempo e non quelli di due settimane prima”.
Fontana nelle prossime ore avrà un incontro con il Governo, nel quale si discuterà di eventuali nuovi misure: “Lo dico da tempo, abbiamo accertato con sicurezza che ci sono comportamenti che non possiamo permetterci. La divisione in zone non porta stabilità e con i tecnici dobbiamo concentrarci sui comportamenti da escludere, sulle attività assolutamente da non svolgere”.
Sul capitolo scuola il presidente Fontana è certo: “Avevamo fatto un progetto preciso e ben fatto, abbiamo fatto tutto quanto ci è stato chiesto dal Governo, anche per quanto riguarda i trasporti. Tutti siamo consapevoli dell’importanza delle lezioni in presenza, l’improvviso peggioramento dei numeri ci ha costretto a cambiare opinione sulla riapertura”.
Infine sulla somministrazione dei vaccini, che vede la Lombardia terzultima in Italia: “Non è una gara a chi arriva primo – ha sottolineato – Con il commissario Arcuri abbiamo un accordo che prevede la fine del primo giro di vaccini entro il 28 gennaio. Entro quella data finiremo, poi ci sarà un richiamo da effettuare assolutamente tra il 19esimo e il 23esimo giorno: dobbiamo avere la certezza di avere le dosi di vaccino necessarie. Non capisco perchè creare una competizione che non ha senso”.
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