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Da lunedì

La Lombardia torna arancione, Fontana: “Modello a zone crea danni e incertezze”

Il ministro Speranza: "Dobbiamo tenere il massimo livello di attenzione perché il virus circola molto e l'indice del contagio è in crescita"

Cinque regioni in fascia arancione, con l’indice di diffusione del virus che per la prima volta dopo sei settimane torna superiore all’1 a livello nazionale e 12 regioni a rischio alto.

I dati della cabina di regia confermano che il Covid ha ripreso a correre ed è fondamentale contenerne la diffusione per evitare la terza ondata.

La Lombardia sarà in fascia arancione da lunedì 11 gennaio, dopo che il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato le nuove ordinanze.

“Voglio ribadire ancora una volta quanto sia necessario porre in essere un modello di prevenzione che vada oltre le inefficaci valutazioni ‘settimanali’ – ha commentato il governatore regionale della Lombardia, Attilio Fontana -. La semplice definizione dei colori, con regole basate su valutazioni che spesso cambiano rapidamente, generano confusione e incertezze nei cittadini e nelle imprese. Serve un sistema più strutturato in grado di permettere alle persone di organizzarsi sia in ambito produttivo che famigliare, ad esempio per i negozi e le scuole”.

“Dobbiamo tenere il massimo livello di attenzione perché il virus circola molto e l’indice del contagio è in crescita”, ha twittato il ministro Roberto Speranza annunciando la firma dell’ordinanza, elaborata dopo l’analisi condotta sui dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss)-ministero Salute, relativo al periodo 28 dicembre 2020-3 gennaio 2021: “Calabria, Emilia Romagna e Lombardia” hanno “un Rt puntuale significativamente maggiore di 1, altre 6 lo superano nel valore medio (Liguria, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta), altre 4 hanno un valore uguale, la Puglia, o che lo sfiora, Lazio, Piemonte, Veneto”. Il Veneto, infine, “mostra un tasso di incidenza particolarmente elevato, rispetto al contesto nazionale”.

Per gli spostamenti nella zona arancione, si potrebbe mantenere la regola che consente di uscire dai comuni con meno di 5000 abitanti che permette di allontanarsi per 30 km senza raggiungere il capoluogo di provincia. Non è escluso lo stop ai trasferimenti tra regioni, a prescindere dal colore, se non per motivi di salute, di lavoro o per urgenze.

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