Il 2021 inaugura il nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT) del Comune di Bergamo. Lo strumento di pianificazione urbanistica comunale che identifica gli obiettivi ed esprime le strategie che servono a perseguire lo sviluppo economico e sociale, nell’ottica di una valorizzazione delle risorse ambientali, paesaggistiche e culturali.
Il calcio di inizio verrà dato sabato 9 gennaio 2021 dalle 9.30 quando in diretta streaming verranno presentate le linee strategiche del nuovo PGT e il suo percorso di partecipazione: un aspetto molto sentito da parte dell’amministrazione comunale, tanto che verrà attivata a breve una piattaforma online dove i cittadini potranno inviare suggerimenti e proposte per il piano di governo e partiranno anche degli incontri (con tutte le modalità previste per il momento storico che stiamo vivendo) in cui poter dire la propria. Così da partecipare in modo attivo alla redazione del piano.
Ne abbiamo parlato con l’assessore alla riqualificazione urbana ed urbanistica, Francesco Valesini, che, insieme al sindaco di Bergamo Giorgio Gori, all’assessore alla partecipazione e alle reti sociali, Giacomo Angeloni e altri ospiti, presenterà il PGT via web.
Assessore, come mai l’attenzione al tema della partecipazione riguardo al PGT?
É un aspetto a cui teniamo molto. Quest’anno più che mai è necessario riflettere insieme sul futuro e i bisogni della città: una riflessione che deve essere condivisa alla luce dei cambiamenti sociali che i cittadini di Bergamo stanno dovendo affrontare a causa dell’emergenza sanitaria.
Quali sono le tre parole chiave per il nuovo volto della nostra città?
Bergamo più attrattiva, sostenibile e inclusiva.
Partiamo da “attrattiva”.
Racchiude tutte le opere in termini di accessibilità e mobilità. La chiave sono i collegamenti su ferro: il treno per l’aeroporto di Orio al Serio e la tramvia della T2. Lavori fondamentali che rientrano anche nel recovery plan in vista delle Olimpiadi 2026. La creazione e l’avvio di una nuova dorsale contribuirà alla trasformazione della città già esistente. Accessibilità in chiave di trasporti non solo da Bergamo e fuori Bergamo, ma anche all’interno della città stessa, tra quartieri e centro cittadino, per rendere i servizi accessibili in meno di 15 minuti.
“Sostenibile”, invece? Si parla di ambiente?
Sì, di verde ma non solo in chiave “romantica”, ma come arricchimento fondamentale per il benessere del tessuto urbano con risposte concrete. Nel 2021 prevediamo l’allargamento del Parco dei Colli e la realizzazione del progetto della cintura verde attorno alla città. Temi molto vicini a tutti quanti noi, alla luce dei repentini e devastanti cambiamenti climatici che ci impongono di lavorare di più su questo fronte.
“Inclusiva”…
Si instaura nel nuovo concetto di Welfare urbano che affronta, prima di tutto, il tema della casa. Bergamo ha il pregio di aver invertito il trend negli ultimi anni rispetto ad altre città italiane non subendo troppo l’abbandono della città per la provincia a livello di scelta abitativa. Tanto, quindi, è già stato fatto, ma c’è bisogno ancora di molto altro lavoro per garantire a tutti i cittadini l’accesso ad una casa in città, con soluzioni di housing sociale, in alcuni casi e sostenendo le giovani coppie nell’acquisto dell’abitazione. Questo, ovviamente, va di pari passo anche all’aspetto attorno all’attrattività della città. Oltre a questo, il welfare urbano racchiude anche il tema della scuola, da rendere non solo contenitori monofunzionali, ma hub sociale a servizio dei quartieri come edificio ed aree esterne. Per tutti questi motivi il nuovo PGT non è solo più una raccolta di regole e norme, ma di strategie che abbracciano, prima di tutto, il livello sociale cittadino.
A livello di sfide urbane, invece, quali sono le fondamentali del nuovo anno?
La caserma Montelungo e la trasformazione del Palazzetto dello Sport nella nuova Gamec con la riqualificazione dei parchi Marenzi e Suardi, degli orti di via S.Tomaso e di Piazzale Oberdan: tutto insieme darà vita al polo dell’arte in città, fondamentale per Bergamo-Brescia 2023. Il nuovo scalo ferroviario, certamente. La cintura verde, l’area della ex Reggiani, ex Fervet, ex Gres e Parco Ovest.
E il centro piacentiniano?
Anche, grande progetto del centro città già avviato e che vedrà raddoppiare la superficie verde. Dopo l’inizio del primo e del secondo lotto in piazza Dante e fuori dal Donizetti, a breve partiranno anche i lavori del terzo: da Palazzo Frizzoni e Palazzo Uffici.
Recentemente è stata presentata un’importante svolta riguardo all’ex Principe di Napoli grazie al Gruppo Ferretti, come per il Parco Ovest…
Sì, realizzeremo abitazioni a canone agevolato, un bar ristorante, negozi, uffici tra le tre corti. Un percorso che consentirà di non alienarlo, mantenendo un’opera pubblica e un tassello urbano di grande rilievo del tessuto. Il lavoro al Principe di Napoli permetterà anche il collegamento con il Parco Marenzi e, quindi, il nuovo polo dell’arte, ciò comporterà che il Sentierone e tutto il centro si espanderà e allungherà. Anche se, ci tengo a dirlo, questo non significa che verranno sottratte risorse ai quartieri.
Come ha reagito il quartiere di Pignolo, sempre molto partecipe in questi anni di “dibattito”, alla nuova vita dell’ex asilo?
Si tratta di un progetto che abbiamo presentato solo a fine dicembre e non abbiamo ancora avuto modo di confrontarci con il quartiere, ma la partecipazione e lo scambio di idee sarà primario.
Tanti progetti in cantiere che avranno un futuro, ma nel 2021 vedremo qualcosa di concluso?
Daste e Spalenga, verso il mese di giugno. In primavera un altro cantiere che entrerà nel vivo sarà l’Ex Ote. In più, si chiuderanno i lavori del primo e del secondo lotto di Redona centro.
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