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Il rimpasto

Fontana: “Tre assessori nuovi, Letizia Moratti anche vicepresidente della Regione Lombardia”

Entrano anche Alessandra Locatelli e Guido Guidesi. Fuori Giulio Gallera, Silvia Piani e Martina Cambiaghi

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana annuncia ai giornalisti le decisioni per il rimpasto della Giunta. Decisioni anticipate giovedì 7 gennaio da indiscrezioni e da alcune frasi di Matteo Salvini, leader di quella Lega che nei giorni scorsi aveva fortemente criticato il responsabile del Welfare al Pirellone Giulio Gallera (Forza Italia).

“Voglio sottolineare come il lavoro di questa settimana molto intensa sia stato dedicato all’ascolto di idee progetti e critiche per assumere nuove decisioni sul futuro della nostra regione. Ci siamo concentrati per immettere nuove forze fresche, per fare in modo che la Lombardia possa ricominciare a correre. Il punto di riferimento dev’essere la ripartenza della Lombardia che contribuisce a trascinare l’intero sistema Paese”.

“Ringrazio – aggiunte il presidente Fontana – chi ha deciso di mettersi a disposizione per la nostra regione nel momento più difficile dalla fine seconda guerra mondiale: lavoreremo insieme per contribuire al rilancio della Lombardia”.

Fontana ringrazia quindi “i tre assessori che hanno lavorato con me in questi anni: hanno dimostrato grande impegno: Giulio Gallera, Silvia Piani e Martina Cambiaghi“.

Ed elenca la nuova Giunta con i nuovi assessori: “Letizia Moratti, assessore al welfare e vicepresidente, Alessandra Locatelli e Guido Guidesi. 

Antonio Rossi assume la delega allo sport che aveva Martina Cambiaghi.

Domande e risposte tra assessori ed ex assessori e giornalisti sono rinviate a sabato mattina alle 11.

ASSESSORI

Letizia Moratti: vicepresidente e Welfare
Fabrizio Sala: Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione
Stefano Bruno Galli: Autonomia e Cultura
Fabio Rolfi: Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi
Raffele Cattaneo: Ambiente e Clima
Davide Carlo Caparini: Bilancio e Finanza
Massimo Sertori: Enti locali, Montagna e Piccoli comuni
Claudia Maria Terzi: Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile
Melania De Nichilo Rizzoli: Formazione e Lavoro
Alessandra Locatelli: Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità
Stefano Bolognini: Giovani e Sviluppo della città metropolitana e Comunicazione
Lara Magoni: Turismo, Marketing territoriale e Moda
Riccardo De Corato: Sicurezza
Pietro Foroni: Territorio e Protezione civile
Guido Guidesi: Sviluppo economico
Alessandro Mattinzoli: Casa e Housing sociale.

Sono stati nominati sottosegretari Antonio Rossi, Fabrizio Turba, Alan Rizzi e Marco Alparone.

RIMPASTO IN REGIONE, CARRETTA PER AZIONE: “SERVIVA RESET COMPLETO”

Il Consigliere regionale Niccolò Carretta (Azione) commenta così il rimpasto di Giunta: “Alla Lombardia, dopo quanto accaduto e dopo quel che abbiamo potuto vedere, servirebbe un completo “reset” piuttosto che un semplice “rimpasto”. Come Azione, crediamo che occorrerebbe un cambiamento più profondo e radicale. Nonostante non si tratti di una svolta politica significativa vogliamo, però, augurare buon lavoro alle nuove figure che comporranno la Giunta lombarda. L’auspicio è che, finalmente, si possa voltare pagina all’insegna di un netto miglioramento gestionale di cui la Regione tanto avrebbe tanto bisogno”. 

IL COMMENTO DEI SEGRETARI GENERALI CGIL CISL UIL

“Salutiamo con attenzione il rimpasto della Giunta regionale e ci auguriamo che ci sia, da subito, maggiore attenzione al confronto con le organizzazioni sindacali, a partire dalle proposte che sono state elaborate in materia di sanità, lavoro, trasporti e casa. Nelle prossime ore chiederemo ai nuovi Assessori un incontro per illustrare loro le nostre proposte, così come rinnoveremo la richiesta di incontro al Presidente sulla nostra piattaforma, finora senza riscontro. E’ nostra intenzione, altresì, proseguire il confronto con i Gruppi Consiliari e le Commissioni del Consiglio Regionale, già avviato proficuamente nel mese di dicembre scorso. Auspichiamo che il rimpasto di Giunta possa rappresentare quel cambio di passo e salto di qualità nei contenuti e nelle scelte che da tempo auspichiamo”. 

DE ROSA (M5S): “È UFFICIALE, FONTANA UFFICIO STAMPA DI SALVINI”

“La Lombardia e lombardi sono stati umiliati da scelte di partito. Salvini decide sulle poltrone e Fontana legge le sue veline, è il suo ufficio stampa. Il consiglio regionale è esautorato da ogni suo ruolo a favore di un punto stampa dove non è esistita la possibilità, per decine di organi d’informazione,  di chiedere conto di decisioni assunte dalle segreterie dei partiti. Il ruolo della presidenza della Lombardia è svilito, insieme a quello della regione, a megafono di un leader di partito che conosce solo l’alfabeto della propaganda. Il rimpastino lombardo, oltre che un’inutile perdita di tempo, sarà indigesto per i lombardi perché in Lombardia non ha fallito una squadra, o solo qualche giocatore in campo. Qui ha fallito un’ideologia sanitaria che ha messo il privato davanti al pubblico, il business prima del servizio. Che Gallera sia stanco è una balla: nella nostra regione è arrivato al capolinea il sistema Lombardia di Formigoni, Maroni e Fontana”, così Massimo De Rosa, capogruppo del Movimento 5 Stelle Lombardia, sulla presenta  Giunta regionale della Lombardia.

SCANDELLA (PD), “GALLERA SOLO UN PARAFULMINE, SI DOVREBBE DIMETTERE ANCHE FONTANA”

“Il rimpasto nella Giunta Regionale e le modalità con cui ci si è arrivati meritano qualche commento. Innanzitutto, evidenziano la clamorosa assenza della voce del presidente Fontana nel meccanismo decisionale e il fatto che le sorti della Lombardia siano definite a Roma dal trio Salvini-Berlusconi-Meloni. Nel merito, la sostituzione dell’assessore al Welfare Giulio Gallera costituisce chiaramente un tentativo di trovare il parafulmine su cui scaricare quanto successo in Lombardia nell’ultimo anno. Infatti, che Gallera abbia commesso evidenti errori è sotto gli occhi di tutti, ma è altrettanto chiaro come abbia sempre agito in sintonia con il presidente Fontana. Ne consegue che dovrebbe dunque dimettersi anche Fontana, anche perché il fallimento della gestione della sanità lombarda non può essere ricondotto all’operato di un singolo assessore, ma a scelte di fondo operate negli anni e, in particolare, allo smantellamento della sanità territoriale. Una riforma radicale della legge 23 del 2015 è ormai più che urgente”.

“Infine, l’ingresso nella Giunta regionale della Lombardia di quelli che vengono definiti tre esponenti di spicco del centro-destra nazionale (Moratti, Locatelli, Guidesi) certifica il fatto che sinora questa Giunta ha operato malissimo e necessita di un rimpasto corposo. Ma non sarà sufficiente a farle ritrovare la rotta”.
Così il consigliere regionale del Pd Jacopo Scandella commenta il rimpasto della giunta regionale annunciato oggi dal presidente Attilio Fontana.

 

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