Non si fermano i controlli dei carabinieri. Nella serata di giovedì 7 gennaio i militari della Compagnia di Bergamo, supportati dai colleghi del NAS di Brescia, hanno eseguito dei controlli agli esercizi pubblici nell’ambito del settore alimentare, anche in riferimento al rispetto della normativa “anticovid”, riscontrando irregolarità in una pizzeria d’asporto e in un ristorante etnico, dove sono state elevate sanzioni per un totale di 2mila e 400 euro.
In particolare, i militari hanno sanzionato in via amministrativa, per una somma complessiva di 400 euro il proprietario di un esercizio pubblico dedito alla vendita d’asporto di cibo etnico. Nello specifico, i militari hanno accertato la violazione della normativa “anti covid”, poiché non era stato affisso all’ingresso del locale il previsto cartello con il numero massimo di avventori che potevano farvi accesso.
In un secondo esercizio commerciale, in questo caso una pizzeria d’asporto, i Carabinieri hanno sanzionato il proprietario per la mancanza dei previsti requisiti igienico-sanitari e per la violazione della normativa relativa all’Haccp, elevando sanzioni per un totale di circa 2.000 euro.
Massimo Ghilardi, titolare della pizzeria sanzionata, Pronto Pizza di via Piatti, spiega la sua versione: “I fatti descritti non corrispondono al vero: veniamo dipinti come esercenti che non seguono le norme igienico sanitarie ma così non è.
Le due sanzioni sono state fatte per aver messo un armadietto/spogliatoio nel bagno, e per non aver messo lo stesso armadietto nel locale disimpegno/spogliatoio. In quel locale erano presenti alcune lattine di bibite e un pacchetto di patatine (snack) che erano la merenda del pizzaiolo e non merce in vendita.
Per queste sue cose ci sono stati fatti 2000 euro di multa. Una cifra assurda già di per sé e che diventa un macigno considerando il periodo già difficilissimo”.
commenta