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Il tweet e la polemica

Gori commenta l’attacco americano, Belotti: “Sprezzante ed elitario”

Il sindaco di Bergamo ha definito "proletari, poveracci poco istruiti, marginali, facilmente manipolabili" gli assalitori del Campidoglio di Washington; il deputato leghista lo ha attaccato

Gli statunitensi che hanno assaltato il Campidoglio mercoledì 6 gennaio chi sono? "Proletari, mi verrebbe da dire. Poveracci poco istruiti, marginali, facilmente manipolabili, junk food e fake news, marionette nelle mani di uno sciagurato che li ha usati per il suo potere. È così che si diventa fascisti?" è l'opinione del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che su Twitter ha voluto rendere pubblico il suo pensiero sui fatti avvenuti a Washington mentre in Italia era l'ora di cena.

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L'uscita del primo cittadino bergamasco ha ovviamente scatenato moltissime reazioni. E se su Twitter Gori ha trovato anche tanti utenti che la pensano come lui, su Facebook sono piovute critiche.

A far arrabbiare maggiormente il mondo dei social è l'accostamento proletari-poveracci.

C'è anche Daniele Belotti, deputato bergamasco della Lega, tra i maggiori detrattori del sindaco di Bergamo dopo il tweet di giovedì 7 gennaio: "Giorgio Gori ha mostrato ancora una volta la sua vera anima snob e arrogante che disprezza il popolo. Usare termini come 'proletari, poveracci poco istruiti' denota il chiaro senso di superiorità tipico di chi guarda gli altri dall’alto verso il basso, cosa che stona in una persona che ricopre il ruolo di sindaco, per di più di un partito di sinistra".

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