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Appunti & virgole

Atalanta, la firma dei bomber sulla striscia felice e vincente fotogallery

Muriel e Zapata fanno il bis dello scorso anno. Duvan raggiunge Denis nella classifica assoluta. E Gosens difensore goleador

Muriel è un orologio, Zapata una sentenza, Gosens il difensore goleador: tre firme d’autore per un successo senza discussioni in una partita senza storia. Quarta vittoria di fila in casa, come il 3-0 con la Fiorentina, l’unica volta in cui la porta di Gollini era rimasta inviolata in casa. E il bis è naturalmente molto gradito.

Gasperini sorride, gli farà piacere anche essere stato smentito nella previsione della vigilia col Parma: “Dovremo abituarci a vincere anche di misura”… Così non è, ma in fondo c’è sempre tempo, in un campionato che riserva sempre qualche sorpresa. Vedi il Napoli sconfitto in casa dallo Spezia e ora acciuffato dalla Dea.

Ma intanto la macchina da gol nerazzurra è ripartita, 14 reti nelle ultime cinque partite, al profumo del caffè de Colombia. Gasp inverte l’ordine dei bomber, Muriel nel primo e Zapata nel secondo, ma il risultato non cambia. Con tanto di assist al bacio, perché quello di Ilicic per il primo gol è un cioccolatino da scartare e gustare. Muriel è implacabile al quarto centro in quattro partite consecutive, record per lui. Che poi, se guardiamo, è la stessa tabella di marcia dello scorso campionato: 9 gol nelle prime 15 partite per ‘Lucho’, come lo incita continuamente dalla panchina Gasp. Con una piccola differenza, che l’anno scorso Muriel aveva segnato a questo punto 4 rigori e stavolta solo uno, quindi ora con un rendimento molto vicino a quello senza rigori di Ronaldo, Lukaku, Immobile, Ibra.

Mentre Zapata, salendo a quota 56, raggiunge in meno di tre anni German Denis (che nel suo 40° anno gioca ancora, ma segna un po’ meno, in Serie B nella Reggina) al quarto posto nella classifica assoluta dei bomber atalantini. Ma soprattutto si conferma la coppia dei bomber, nello scorso campionato 18 gol a testa per Zapata e Muriel (con Ilicic a quota 15) e ora superati solo dal tandem Lukaku (12 reti)-Lautaro (9 reti) dell’Inter.

E’ la differenza che spicca da subito anche rispetto a squadre di medio bassa classifica come la Fiorentina un mese fa e il Parma oggi: se tu hai un attaccante che ti spacca la partita, come Muriel prima e Zapata poi, il risultato è scontato o quasi. Poi arrotonda Gosens, a cui Zapata restituisce il favore dell’assist ricevuto per il secondo gol.

I numeri fanno colpo e fotografano la bellezza di questa squadra che riesce a vincere con una semplicità e una facilità straordinarie. Con una compattezza di gruppo che va oltre le polemiche e l’assenza di un giocatore, il Papu, che ha dato e ricevuto tantissimo all’Atalanta.

Eppure l’orchestra Gasp continua a dare spettacolo e divertire, peccato solo che ogni bel gol non sia accompagnato dagli ohhhhh del pubblico, anche se durante la vittoria col Parma sono spuntati nel cielo dei fuochi artificiali…

Nel mese dedicato al mercato brilla subito l’ultimo arrivato Maehle, che in mezz’ora fa vedere (tra gol sfiorato e gol evitato) di essere un bel colpo, il terzo ideale com’era Castagne per le fasce nerazzurre. Ma il campionato non dà tregua e già a casa di Superpippo sarò un altro esame duro. Però Inzaghi non ha i bomber, non ha Ilicic, Freuler, de Roon...

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