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Dal 6 al 15 gennaio

Spostamenti, scuola, ristoranti, negozi: cosa si può fare da oggi al 15 gennaio

Epifania in zona rossa, due giorni in zona gialla, weekend in zona arancione: tutte le regole in attesa dell'ordinanza del ministro Speranza attesa per venerdì e del nuovo dpcm del 16 gennaio.

Cinque giorni di regole uguali per tutti, poi si tornerà alle differenziazioni regionali, da definire in base al monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità sull’andamento della diffusione del virus: venerdì il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà l’ordinanza che stabilirà le zone gialle, arancioni e rosse sul territorio nazionale.

Una decisione che verrà presa seguendo parametri più rigorosi: si passerà da zona gialla a zona arancione con un indice di contagio pari a 1 e non più a 1,25, che diventa invece la quota per l’istituzione della zona rossa, che in precedenza scattava con Rt a 1,50.

Il tutto in attesa del nuovo Dpcm, che entrerà in vigore sabato 16 gennaio.

Mercoledì 6 gennaio

Le regole per l’ultimo giorno delle festività natalizie erano già chiare: tutta Italia in zona rossa, con spostamenti vietato anche all’interno del Comune ad eccezione dei soliti motivi di lavoro, salute e necessità (compresi i negozi e le attività aperte, per l’attività sportiva o motoria nei pressi di casa) da giustificare con l’autocertificazione. Coprifuoco dalle 22 alle 5.

E ancora, per chi abita in un centro con meno di 5.000 abitanti, è consentito spostarsi in un raggio di 30 chilometri, ma non verso un comune capoluogo.

Ci si può muovere, in non più di due persone e con eventuali minori di 14 anni o persone disabili a carico, per andare a trovare amici e familiari all’interno della propria regione o per andare nelle seconde case.

Bar e ristoranti rimangono aperti fino alle 22 per l’asporto e la consegna a domicilio senza limiti.

Come prevede la zona rossa, i negozi che rimangono aperti sono quelli alimentari e di prima necessità, come farmacie, parafarmacie, tabaccherie, librerie e cartolerie, negozi sportivi e di giocattoli. Chiusi parrucchieri e barbieri. Molte attività, essendo una giornata festiva, prevedono comunque chiusure o aperture parziali.

Giovedì 7 e venerdì 8 gennaio

Due giorni di Italia in zona gialla, ma con alcune modifiche più rigide come ad esempio il divieto di spostamento tra regioni.

All’interno, invece, lo si potrà fare liberamente nella fascia oraria 5-22. I motivi per varcare i confini regionali sono quelli che richiedono solitamente l’autocertificazione: rientro a domicilio, lavoro, salute e necessità.

Rientrano a scuola in presenza anche materne, elementari e medie, mentre licei e istituti superiori riprenderanno le lezioni con la didattica a distanza.

Riaprono fino alle 18 bar e ristoranti, che fino alle 22 potranno poi continuare con l’asporto e la consegna a domicilio. Da verificare, comunque, l’effettiva volontà dei ristoratori di rialzare la saracinesca per sole 48 ore, dato che da sabato 9 dovrebbero richiudere.

Apriranno senza distinzione e fino alle 20 tutti i negozi, compresi quelli all’interno dei centri commerciali.

Chiuse palestre, musei, cinema e teatri.

Sabato 9 e domenica 10 gennaio

Per il weekend le regole seguono quelle della zona arancione.

Quindi, spostamenti liberi nel proprio comune (dalle 5 alle 22), vietati tra comuni e regioni. Servirà l’autocertificazione per le solite eccezioni dei motivi di lavoro, salute e necessità (compresi i negozi e le attività aperte, per l’attività sportiva o motoria nei pressi di casa). Per chi abita in un centro con meno di 5.000 abitanti, è consentito spostarsi in un raggio di 30 chilometri, ma non verso un comune capoluogo. Coprifuoco dalle 22 alle 5.

Sabato confermata la presenza in classe per materne, elementari e medie, per chi ha lezioni in calendario. A distanza licei e superiori.

Bar e ristoranti aperti solo per l’asporto (fino alle 22) e la consegna a domicilio.

Negozi tutti aperti seguendo i soliti orari, chiusi i centri commerciali ad eccezione di chi vende beni di prima necessità.

Da lunedì 11 a venerdì 15 gennaio

Venerdì 8 gennaio il ministro Speranza firmerà l’ordinanza che dividerà l’Italia in zone sulla base degli ultimi dati relativi alla situazione epidemiologica. Per i dettagli su cosa sarà consentito e cosa no in Lombardia, dovremo quindi attendere la decisione sulla nostra regione.

Ma a prescindere sarà sicuramente proibito spostarsi tra regioni (con le classiche eccezioni): in zona gialla ci si potrà spostare all’interno della propria regione, in zona arancione all’interno del proprio comune, in zona rossa solo con l’autocertificazione.

La novità per le future zone rosse riguarderà lo spostamento per visite a parenti e amici: rimane il limite di due persone, ma solo all’interno del comune e non in tutta la regione come disposto per le festività.

Sono attese novità anche per la scuola: materne, elementari e medie continuano con lezioni in presenza, gli istituti superiori dovrebbero tornare in classe al 50% proprio da lunedì 11 nelle regioni gialle e arancioni. Didattica a distanza, invece, per quelle in zona rossa (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche, Campania e Sardegna hanno già stabilito che il rientro in presenza slitterà).

Bar e ristoranti attendono le decisioni sulle zone: in zona gialla aperti fino alle 18, in zona arancione possibile solo l’attività di asporto fino alle 22 e il domicilio.

Identico discorso anche per i negozi: tutti aperti in zona gialla e arancione, solo generi di prima necessità, parrucchieri e barbieri in zona rossa.

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