“I risultati fin qui ottenuti sono più che promettenti, e davvero giustificano l’ingresso nelle successive fasi uno e due”. Il bergamasco Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, commenta così all’istituto Spallanzani di Roma i risultati della Fase 1 della sperimentazione del Vaccino italiano ReiThera GRAd- CoV2.
Molti si potrebbero chiedere: perché un nuovo vaccino? “Perché ogni volta che la medicina ha un’arma terapeutica disponibile in più è assolutamente importante – risponde Locatelli – perché è uno strumento che serve per offrire la possibilità di creare un’immunizzazione diffusa che evidentemente è l’unica strada e modo per uscire dalla situazione pandemica che interessa tutto il mondo, e perché dimostra come l’Italia sia in grado di giocarsi partite importanti su quella che è la capacità di generare tecnologia biomedica sofisticata”.
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, dopo 28 giorni dalla vaccinazione oltre il 94% dei soggetti nella fascia d’età 18-55 anni vaccinati con una sola dose ha prodotto anticorpi, ed oltre il 90% ha sviluppato anticorpi con potere neutralizzante nei confronti del virus. Inoltre non ci sono state reazioni avverse.
Nella prima fase di sperimentazione sono state arruolate 100 persone: a partire da agosto 45 sono state vaccinate con dosi diverse e tutte sono arrivate alla fine per la valutazione di sicurezza: il vaccino non ha avuto alcun evento avverso grave nei primi 28 giorni dalle vaccinazioni se non un po’ di infiammazione sul sito di iniezione, e in qualche caso stanchezza, mal di testa, qualche linea di febbre.
Il picco di produzione degli anticorpi a quattro settimane resta costante. Gli anticorpi neutralizzanti sono stati trovati in 42 dei 44 volontari ai quali è stato somministrato il vaccino (gli altri volontari hanno avuto il placebo) e le due persone che non hanno sviluppato anticorpi neutralizzanti avevano ricevuto una dose bassa. Il vaccino è a una sola dose e si mantiene stabile a una temperatura di 2-8 gradi.
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