Francesco Colleoni, in carcere da domenica 3 gennaio con l’accusa di aver ucciso il padre Franco, ex segretario provinciale della Lega Nord, si è avvalso della facoltà di non rispondere: questo l’esito dell’interrogatorio di convalida del fermo andato in scena martedì di fronte al gip Beatrice Parati.
In questo modo il 34enne ha confermato quanto già detto al pm Fabrizio Gaverini: avrebbe avuto un acceso litigio col padre e una colluttazione, ma poi non ricorderebbe più nulla dell’accaduto.
I carabinieri lo hanno arrestato dopo averlo trattenuto per tutta la notte di sabato 2, interrogandolo più volte e notando diverse incongruenze nelle sue ricostruzioni: il gip per il 34enne ha confermato l’arresto e la custodia cautelare in carcere.
Giovedì mattina nella camera mortuaria del Papa Giovanni XXIII di Bergamo si svolgerà l’autopsia disposta dal pm che darà ulteriori dettagli sulle modalità e le cause della morte dell’ex numero uno della Lega bergamasca che da oltre 20 anni gestiva il ristorante Il Carroccio a Dalmine.
Proprio nell’attività imprenditoriale vanno ricercate, secondo gli inquirenti, le motivazioni del delitto: padre e figlio, cuoco del locale, avrebbero avuto frequenti litigi in passato.
commenta