“Lo scaricabarile dell’assessore regionale Giulio Gallera sui medici lombardi in ferie, per coprire i ritardi di Regione Lombardia nell’avvio della campagna vaccinale anti-Covid, impietoso il confronto con le altre regioni, è solo l’ultimo increscioso episodio di una catena di inadeguatezze che si susseguono dal mese di marzo”. Lo dichiara il capogruppo del Movimento Cinque Stelle al Pirellone Massimo De Rosa chiedendo a gran voce le dimissioni del responsabile del Welfare.
Ma Gallera è di fatto sfiduciato pubblicamente anche da una parte della sua maggioranza, la Lega. Le dichiarazioni dell’assessore sui ritardi lombardi legati ai giorni di festa (“Non faccio rientrare medici e infermieri dalle ferie in servizio per un vaccino nei giorni di festa”) vengono esplicitamente stigmatizzate dal capogruppo in Regione Lombardia, il bergamasco Roberto Anelli: “Non sta né in cielo né in terra la scusante dei medici in ferie. Non possiamo ritardare le vaccinazioni con una giustificazione simile”, spiega.
Rincara il senatore lombardo del Pd Franco Mirabelli: “Siamo di fronte all’ennesima dimostrazione della inettitudine di un assessore alla Sanità che continua a considerare la pandemia un evento che si può gestire come se fosse ordinaria amministrazione e che per questo da un anno danneggia i lombardi e la loro salute. Il fatto che la Lega finalmente se ne sia accorta non esenta il partito di Salvini dalla responsabilità di aver condiviso tutte le scelte e le responsabilità dell’assessore. Il fallimento della sanità lombarda di fronte alla pandemia è il fallimento di tutto il governo regionale a cominciare dal presidente Fontana“.
Parole simili dai 5 Stelle in Regione: “Questo non sia il tentativo della Lega di smarcarsi dalla disastrosa gestione della pandemia e del sistema sanitario lombardo. Gli errori di Gallera sono quelli del presidente Fontana e della sua maggioranza, i quali, fino all’ultimo, ne hanno avallato e sostenuto l’operato”.
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