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Bergamo

Vincenzo, morto a Capodanno a 26 anni: il dolore della sua insegnante

Vincenzo Caldura, 26 anni, abitava in via Sant'Alessandro. Aveva rilevato un bar-tabaccheria in via Sant'Orsola che gestiva con la mamma

Sono da poco passate le due della notte di Capodanno, quando in via Carducci, all’altezza del rondò con via Gaudenzi che molti ricordano per le palme, un urto violentissimo rompe il silenzio. A chi arriva sul posto dell’incidente non resta che osservare le lamiere di un’automobile, una Bmw 320 di colore scuro, appoggiate su un cuscinetto di neve ghiacciata. Gli agenti della Polizia Stradale di Bergamo, ricostruendo la dinamica dell’incidente, sostengono che l’auto proveniente da Curno in direzione Bergamo abbia prima sbandato a destra, divelto un cartello stradale sradicandolo dal cordolo di cemento, abbattuto un semaforo e, infine, concludendo la corsa contro un platano che costeggia il viale.

Un colpo fortissimo che ha sbalzato dall’abitacolo della Bmw il giovane che era al volante: Vincenzo Caldura di 26 anni che è morto sul colpo. Sull’auto c’era anche un amico di Caldura, N.M. di 21 anni, uscito illeso dallo scontro anche se sotto shock. Al ventunenne è stato elevato il verbale per violazione del Dpcm anti-Covid, dovrà pagare 400 euro per il mancato rispetto del coprifuoco. Tra le cause che hanno portato all’incidente mortale ci potrebbe essere la velocità elevata e la strada ghiacciata, ma a stabilirlo con precisione saranno gli agenti della Polizia Stradale di Bergamo presenti sul posto con la Polizia Locale.

LA VITTIMA

Vincenzo Caldura, 26 anni, abitava in via Sant’Alessandro. Si era trasferito a Bergamo lo scorso settembre da Catania con la famiglia, la mamma Giuseppina e i due fratelli minori, Francesco di 24 anni e Cristiano di 17. Da circa quattro mesi aveva rilevato un bar-tabaccheria in via Sant’Orsola che gestiva con la madre.

Vincenzo era nato a Catania e con la famiglia aveva sempre vissuto a Palagonia. Nel 2012 il padre, Sebastiano, che gestiva un panificio è stato stroncato da una terribile malattia all’età di 43 anni. Così da buon primogenito Vincenzo, appena 18enne, aveva deciso di portare avanti l’attività di famiglia grazie all’aiuto della mamma Giuseppina. Lo scorso settembre la famiglia Caldura aveva venduto tutto per trasferirsi a Bergamo e seguire i nonni materni Francesco e Filomena, che vivono in città ormai da anni, e gli zii Giuseppe ed Antonella.

Giovedì sera 31 dicembre, aveva cenato con la madre e i due fratelli. Poi aveva deciso di uscire a fare un giro con l’amico 21enne. Una manciata di minuti dopo le 2 lo schianto mortale in via Carducci ha posto fine alla sua vita. Il medico del 118 giunto in via Carducci non ha potuto che constatarne il decesso. La salma è stata composta nella camera mortuaria del cimitero di Bergamo. Nella mattinata di venerdì 1° gennaio la mamma di Vincenzo, Giuseppina, straziata dal dolore ha riconosciuto la salma. Il magistrato di turno, il sostituto procuratore Silvia Marchina, ha già firmato il nullaosta alla sepoltura che avverrà nei prossimi giorni nel cimitero di Palagonia, in provincia di Catania in Sicilia, dove c’è la cappella di famiglia dei Caldura.

IL RICORDO DELLA MAESTRA ANNA

“Oggi per me è un tristissimo giorno. Non ci sono parole per poter esprimere il mio grandissimo dolore per la morte del mio carissimo ex alunno Vincenzo Caldura – scrive Anna Cotton -. Sono stata la sua maestra per cinque anni alla scuola primaria e lo ricordo sempre come un ragazzo dolcissimo, educatissimo, sensibile, speciale in tutti i sensi. Ricordo ancora il posto dov’era seduto in classe e la sua dolce voce quando mi chiamava “maestra”. Ogni volta che ci incontravamo aveva sempre quel sorriso caloroso che lo ha contraddistinto sin da piccolo. Non riesco a rassegnarmi a questa terribile tragedia! Mancherà tantissimo il nostro carissimo Vincenzo. Riposa in pace, mio dolcissimo ragazzo, e dai tanta forza e coraggio alla tua amatissima mamma e ai tuoi cari fratelli! Ti voglio un mondo di bene e il mio cuore mai potrà dimenticarti”.

LA PARROCCHIA DI PALAGONIA

“La nostra comunità di Palagonia mai si sarebbe voluta svegliare in questo primo giorno dell’anno 2021 con una triste notizia come quella della scomparsa del nostro carissimo giovane Vincenzo Caldura, figlio del già compianto Nello, deceduto a Bergamo per un incidente stradale. La nostra comunità parrocchiale e tutta la città di Palagonia si stringe attorno al dolore delle famiglie Caldura e Di Corrado, accompagnandole in questa immensa sofferenza che ancora una volta ferisce il cuore del nostro amato paese. Riposa in pace caro Vincenzo, questa comunità ti ha voluto bene e te ne vorrà”. La messa delle 18.30 di venerdì 1° gennaio è stata celebrata in suffragio di Vincenzo Caldura.

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