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A un passo dalla trincea
No, non è stato un anno come gli altri. Qualcuno forse non vedrà l'ora, ma il 2020 non è un anno da lasciarsi alle spalle tanto alla leggera, tra un brindisi e l'altro. Al contrario, è un anno destinato a restare: nella memoria e nei libri di storia. È un anno che può e deve insegnare qualcosa. Che cosa, dipende da ognuno di noi: dalla nostra esperienza e sensibilità.
Soprattutto, per noi giornalisti di Bergamonews è un anno da raccontare. Questa volta abbiamo scelto di farlo con le immagini. Non solo perché di parole ne sono già state scritte tante. Ma anche perché - come si suol dire - un'immagine può valere più di mille parole.
Immagini anche forti, crude, simboliche. Raccolte sul campo dalla redazione, rimbalzate sui social network o concesse da chi il fotografo lo è di professione. Sono le immagini della pandemia che imperversa tra febbraio e marzo, nei giorni in cui il confine tra la vita e la morte si era fatto sottile, impercettibile, come il nemico che ancora oggi combattiamo.
Non a caso, tra le immagini-simbolo del 2020 quella che più è rimasta scolpita nella memoria è la colonna di mezzi militari con i morti di Bergamo: la indicano 7 italiani su 10. Il nostro resoconto fotografico parte da quei drammatici giorni, per arrivare a quelli delle prime dosi di vaccino contro il Covid-19. Un epilogo che getta un bagliore di speranza sul 2021.
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