Il mondo dell’enologia è in lutto: martedì 29 dicembre, in tarda mattinata, Marcello Monzio Compagnoni è stato stroncato da un infarto mentre spalava la neve davanti all’ingresso dell’azienda vinicola che aveva fondato lui stesso ad Adro, nel Bresciano. Aveva 54 anni.
Compagnoni è stato uno dei grandi protagonisti del mondo dell’enologia bergamasco.
Di origine trevigliese, la sua famiglia si era trasferita a Cenate Sotto. Lì Monzio Compagnoni, vista la formazione da architetto, ha progettato l’azienda Caminella che oggi è di proprietà della famiglia Bosatelli.
Si era poi stabilito nella Franciacorta, dove all’inizio degli anni ’90 ha fondato la cantina che porta il suo cognome e che oggi è conosciuta non solo in tutta Italia, ma anche all’estero.
Dai vitigni di Monzio Compagnoni vengono ricavate uve Chardonnay, Pinot Bianco e Grigio, Merlot e Cabernet Sauvignon, Pinot Nero e Moscato di Scanzo, con le quali vengono prodotti vini della Franciacorta e della Bergamasca.
Marcello Monzio Compagnoni, classe 1966, non era sposato. Lascia i fratelli Elisabetta, Giovanni ed Eugenio.
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