Breve pistolotto di introduzione
Neppure la musica si è salvata da questo anno infausto. Il Covid ha sospeso quasi ogni attività concertistica e probabilmente ha consigliato a molti artisti di rinviare le proprie prove discografiche a periodi migliori, nell’impossibilità attuale di organizzare tour promozionali a supporto.
La produzione discografica è stata mediamente buona ma senza picchi particolari. Hanno continuato a ruggire i vecchi leoni: Springsteen è uscito con un disco che nessuno si sarebbe aspettato e che stupisce per la vitalità, per la riscoperta di antiche sonorità anche se poi va ammesso che i tre brani migliori della raccolta sono stati composti 40 anni fa circa. Chi ha fatto il botto è invece il vecchio Bob Dylan, molto più ricco oggi per aver ceduto i diritti di tutte le sue canzoni e autore di un disco di straordinaria bellezza , tra i più interessanti dell’intera sua discografia .
Dove vada la musica oggi è difficile da dirsi. Escludendo la classica e la lirica, il resto si muove in modo molto confuso. Non vi è un genere che predomina: i giovani ascoltano il rap, la trap che personalmente faccio fatica a capire (e a digerire), anche se qualcosa di buono l’ho trovato come l’ottimo disco di Freddie Gibbs and Alchemist che però è un disco di soul, semplicemente cantato in modo diverso.
A proposto di soul e black music in genere. Escludendo chi si agghinda d’oro e ha scambiato il mondo per un mega bordello dove le donne o sono delle grandi gnocche o non esistono ( e che purtroppo vanno tanto di moda), le buone cose sono veramente poche; su tutte Kandace Spring e Hiatus Kaiyote, due modi di vedere la musica molto diversi ma entrambi interessanti.
Il jazz tiene, tra vecchi leoni e riedizioni di vecchi dischi, mentre gli artisti più giovani cercano di mischiare le carte ed i generi (Nubyia Garcia su tutti), alcune ristampe ( tra tutte quella di Bill Evans e di Thelonious Monk) emozionano e il disco di Diana Krall è molto piacevole, molto di più di quello del famoso marito Elvis Costello.
Per il resto, proposte nuove poche, di valore assoluto ancor meno. Trovo abbastanza noiose tutte le produzioni minimaliste che si ispirano al folk e a sonorità prevalentemente acustiche (Matt Berninger e Ray Lamontagne a parte) che però sono in cima a tutte le classifiche dell’anno, mentre pochi sono i nomi che ripercorrono le atmosfere del vecchio e sano rock con buoni risultati, come i Fontaines DC e gli Algiers oppure i (già) vecchi Strokes.
Il rock (o la musica che gli gira introno) è morto? Mi sa che se non lo è, certo non gode di buona salute. Ed è tanto vero che forse le cose più belle sono le riedizioni pubblicate dei vecchi dischi: Joni Mitchell, Lou Reed, Rolling Stones, Paul Kantner (Jefferson Starship).
Menzione speciale: la menzione particolare la riservo per Dreamers di Maria Pia De Vito che oltre a essere un’interprete di straordinaria sensibilità e un’operatrice culturale di rara competenza, è anche la direttrice del Festival Jazz Bergamo. Dreamers, il suo disco pubblicato quest’anno è il diario musicale di alcuni dei suoi amori artistici. Vi troverete cover di David Crosby, Bob Dylan, Tom Waits, Joni Mitchell, interpretate con un gusto e un rispetto all’originale che rendono Dreamers un’opera compiuta. Dreamers non è solo un disco di jazz, è molto dipiù, è un disco di musica moderna, che richiede per essere ascoltato di un minimo di attenzione per poterne assaporare ogni sfumatura. Uno dei miei dischi preferiti dell’anno.
Ora le classifiche
Album
I primi 10
1) Jason Isbell – Reunions (pare però che l’abbia ascoltato solo io)
2) Bob Dylan –Rough and Rowdy Ways ( se non il più bello, il più importante album dell’anno)
3) Snarky Puppy – Live at the Royal Albert (non è jazz, non è rock, non è fusion, è semplicemente un disco di una bellezza assoluta!)
4) Ray Lamontagne: Monovision (abbecedario della musica anni ‘70 )
5) Bruce Springsteen – Letter to you (sinceramente mai avrei immaginato sarebbe tornato a questi livelli)
6) A Girl Called Eddie – Been around (per i nostalgici degli anni ’80 e, come me, degli Everything But The Girl)
7) Jazz at Lincoln Center Orchestra & Winton Marsalis – The Music of Wayne Shorter (feat. Wayne Shorter) (l’omaggio di un genio ad un genio)
8) Nubaya Garcia – Source (forse la musica del prossimo decennio sta tutta qui)
9) Chris Stapleton – Starting Over (un “classico”)
10) Drugs on War – Live Drugs (un live monumentale di una band che non ama suonare in pubblico)
Dall’11 al 20
11) Kandace Springs: The Women Raised Me
12) Freddie Gibbs & Alchemist : Alfredo
13) The Teskey Brothers: Live at the Forum
14) Markus King – Eldorado
15) Jonathan Wilson -Dixie Blur
16) Eagles : Live from the Forum MMXVIII
17) Flaming Lips – American Head
18) Mary Chapin Carpenter – The Dust and the Stars
19) Hiatus Kaiyote: Choose Your Weapon
20) Matt Berninger: Serpentine Prison
Dal 21 al 30
21) Suzanne Vega: An evening of New York Songs and Stories
22) Jakko M Jakszyk – Secrets & Lies
23) Fontaines DC: A Hero’s Death
24) Nada Surf – Never not Together
25) Sault: Untitled
26) Diana Krall – The dream of You
27) Algiers: There is no Year
28) The Dirty Knobs: Wreckless Abandon
29) Fiona Apple – Fetch the Bolt Cutters
30) Samuele Bersani – Cinema Samuele
Ristampe in vinile
Lou Reed – New York
Prince : Sign O’ the Times
Bill Evans: Live at the Ronnie Scott’s (Record Store Day)
Rolling Stones – Goat’s Head Soup (deluxe edition)
Paul Kantner & Jefferson Starship – Blows Against the Empire
Film o serie tv
La Regina degli scacchi (Netflix) – Scott Frank
Libro (a tema musicale)
John Belushi. La biografia definitiva – Judith Belushi Pisano
AMICI, GIORNALISTI, MUSICISTI… E la redazione di BERGAMONEWS
Ho chiesto a persone che stimo e che ho care di farmi la loro classifica. Unica regola è che la cosa divertisse. Quindi, nessuna regola… Molti mi hanno risposto (e li ringrazio tanto), pochi no, amen…. I risultati li trovate qui sotto in ordine di arrivo… Ecco cosa ne è risultato….
La redazione di Bergamonews
Rosella del Castello
Album
Edoardo Bennato “Non c’è”
Libro
Roberto Saviano:”Gridalo”
Don Winslow “Corruzione” e “Broken”
Film
“Mank” di David Fincher
Davide Agazzi
Album
… lo spettacolo di Shakira e Jennifer Lopez al Super Bowl
Libro
“Gratitudine” di Oliver Sacks
Serie tv
“The Crown”
Mauro Paloschi
Album
“2020 Speedball” 25° Anniversario dei Timoria
Libro
“L’appello” Alessandro D’Avenia
Film
“Capone” di Josh Trank
Luca Bassi
Album
“5” di Giovanni Truppi
Libro
“Scrivere di gusto” di Valerio M. Visintin.
Film/serie tv
“Ratched” ( Netflix)
Luca Samotti
Album:
“Iodegradabile” Willie Peyote
Libro
“Non dire addio ai sogni” Gigi Riva
Serie Tv
“The last dance” (Netflix)
Fabio Viganò
Album
“Straight Songs Of Sorrow” Mark Lanegan
Libro
“L’ultimo sorso” Mauro Corona
Film
“Favolacce” Damiano e Fabrizio d’Innocenzo
Ugo Bacci (giornalista de L’Eco di Bergamo)
“12 ascolti segnalati in ordine casuale – Il rock che si rinnova nella sua classicità, la canzone d’autore di un Premio Nobel che tocca livelli di assoluta nobiltà letteraria. Bruce manda lampi di maturità rockista, la Williams ci ricorda che le vie del folk non finiscono mai. La canzone italiana si guarda allo specchio di vecchi, nuovi autori. Un “bestiario” interessante che spazia nell’oltre della canzone alta, tra un Cip! e un Forever. Il jazz può diventare anche una variazione del grande pop se al piano c’è una superstar di nome Bollani”.
Bob Dylan “Rough and Rowdy Ways”
Stefano Bollani “Piano Variations On Jesus Christ Superstar”
Bruce Springsteen “Letter To You“
Fiona Apple “Fetch the Bolt Cutters”
Samuele Bersani “Cinema Samuele”
Vinicio Capossela “Bestiario d’amore”
Pearl Jam “Gigaton”
Colapesce & Dimartino “I Mortali”
Francesco Bianconi “Forever”
Brunori Sas “Cip!”
The Dream Syndicate “The Universe Inside”
Lucinda Williams “Good Souls Better Angels”
Libro
Luca Miele “Il vangelo secondo Jack Kerouac” (Claudiana)
Fabio Santini (Giornalista, divulgatore culturale, protagonista della migliore stagione della radio)
Album
“Un anno terribile questo 2020, ma tutto sommato la musica si è difesa dalla standardizzazione del vuoto in cui ci ha fatto piombare il Covid-19. E, in certi casi, sono usciti album che rimarranno nella storia. Altri svaniranno invece anche se le delusioni sono di quelle che fanno notizia. Ecco una personale e ideale classifica.
Rough and Rowdy Ways. Bob Dylan ha mostrato gli artigli, ritrovato il meglio della sua classe poetica e interpretativa. “Murder Most Foul” dedicato alla rilettura dell’assassinio di JFK, rispolvera il gusto della profondità poetica, dell’ampiezza di tempo: 17 minuti di puro capolavoro. Voto: 10
Us+Them. Non c’è nulla da dire che non sia già stato detto, scritto, comunicato. Roger Waters è uno degli artisti grandi di questi ultimi tempi. Ogni sua idea è un’opera di genio creativo musicale, scenografica. Ogni canzone è una sceneggiatura di un film che vorremmo non finisse mai. Voto: 9
Letter to You. Bruce Springsteen ha ritrovato il suono degli inizi, seguito da quella macchina pura e sincera che è la E Street Band. Il Boss non poteva che fare un album così dopo aver pensato persino di ritirarsi. Ha riscoperto il passato e la purezza impura del suono ritrovato in un vecchio garage. E’ un album molto bello ma non migliore o peggiore di altri della sua lunga carriera. Voto: 7
PWR UP (AC/DC) . Questi signori che da una cinquantina d’anni fanno la stessa musica, urlano nello stesso modo, suonano nello stesso modo in fondo ci piacciono e ci fanno sorridere. La loro coerenza, quel mettersi in mostra replicanti di se stessi, il rappresentare l’ultimo vero baluardo di un rock che forse non ha più molto da dire li rende diversi anche per la loro capacità di sembrare che non si prendano troppo sul serio. Voto: 6/7
Elton John: Jewel Box. I cofanetti hanno diverse controindicazioni, la prima delle quali il prezzo. Ma questa raccolta di Elton John è un documento che ci riporta anche al miglior periodo dell’eccentrica popstar inglese. Da gustare fino in fondo le incisioni e i demo del periodo fine Anni’60-primi Anni ’70. Voto: 7
Paul McCartney III. Una grande delusione, un album senza un guizzo degno della grandezza di Macca. Alla fine, rimane in bocca il gusto amaro della peggior definizione: è un album che non lascia il segno. Voto: 4
In questa storia che è la mia. Claudio Baglioni rilegge la storia sua che è di noi tutti e torna all’antico. Per sua stessa ammissione ha voluto ricreare il mood di quando entrava in sala di incisione e ne usciva con quei pezzi che sono diventati inni dei sentimenti di una generazione. Voto: 6
‘7’. Ligabue festeggia trent’anni di carriera con la raccolta ‘77’ e l’inedito che citiamo. Il collega Molendini su Dagospia ha letteralmente massacrato il Liga e la sua opera. Senza andare su toni tanto pesanti, c’è da dire che ci aspettavamo di più da un artista sincero come la sua terra e che dimostra di essere un po’ a corto di idee. Voto: 5
The Music of Wayne Shorter. Nel 2015, l’ex sassofonista dei Weather Report si unisce alla Jazz at Lincoln Center Orchestra con il collega trombettista Wynton Marsalis per tre notti indimenticabili. Il 31 gennaio di questo 2020 ne esce il documento sonoro. Un tripudio di eleganza e sobrietà, intelligenza e rispetto della Grande Musica Afroamericana. Da non perdere. Voto: 10
Piano Variations on Jesus Christ Superstar. Finalmente Bollani realizza uno dei suoi progetti più ambiti: fare jazz sugli schemi di uno dei musical più leggendari della storia. E l’operazione gli riesce appieno aprendo forse un percorso possibile alla musica improvvisata di domani. Voto: 9
Miglior Libro
“Me Elton John – L’autobiografia”, ricco di aneddoti e di episodi scomodi raccontati con il gusto della verità da una rockstar che si mette davanti a se stessa e alle sue debolezze con ironia e autoironia.
“Amore, morte e rock and roll”– Le ultime ore di 50 rockstar retroscena e misteri” di Ezio Guaitamacchi. Un compendio imperdibile ricco, come scrive nell’introduzione Enrico Ruggeri, di “un meraviglioso campionario di gloria e perdizione”.
“All We Are Saying” – L’ultima grande intervista” è il testamento artistico e culturale di John Lennon con la traduzione della famosa intervista pubblicata da Palyboy tre mesi prima che l’ex-Beatle venisse assassinato a New York. Per capire un genio e il senso della storia non solo musicale.
Miglior film o serie televisiva
Non ci sono film e serie tv che nel 2020 mi abbiano particolarmente colpito”.
Roberto Valentino (Giornalista, Festival jazz Bergamo)
Album
The Nels Cline Singers: Share The Wealth
Bob Dylan: Rough And Rowdy Ways
Keith Jarrett: The Budapest Concert
Sonny Rollins: Rollins In Holland
Thelonious Monk: Palo Alto
Maria Pia De Vito: Dreamers
Terje Rypdal: Conspiracy
Bill Frisell: Valentine
Frank Zappa: Halloween ’81
Roots Magic: Take Root Among The Stars
Film
“Zappa” di Alex Winter
Libro
“Testimony” di Robbie Robertson
Massimo Numa (musicista)
Album
Lucio Battisti – Master 2 (fine 2019)
AC/DC – Power Up
Dirty loops – Rock You + World on Fire
David Paton – 2020
Jesper Binzer – Save Your soul
Neil Young and Crazy Horse – Return to Greendale
Elton John with Ray Cooper – Live from Moscow (fie 2019)
Savannah Nix – Long Time Ago Does Not Mean f++k All
Ace Frehley – Origins Vol. 2
Deep Purple – Whoosh
Film
L’uomo invisibile – Leigh Whannel
Underwater – William Eubank
Padrenostro – Claudio Noce
Il delitto Mattarella – Aurelio Grimaldi
La regina degli scacchi – Scott Frank
One night in Miami – Regina King
L’ultimo uomo che dipinse il cinema – Walter Bencini
Bernstein – Bradley Cooper
Tolo Tolo – Checco Zalone
Odio l’estate – Massimo Venier
Blu38 – Roger A. Fratter
Libri
Numero uno – Daniele Sgherri
U siccu: Matteo Messina Denaro: l’ultimo dei capi – Cirio Abbate
Riccardino – Andrea Camilleri
Spirito Lakota – Jim Yellowhawk
L’uomo che scrive ai morti – Preston and Child
Amore , morte e Rock ‘n’ roll- le ultime ore di 50 rockstar: retroscene e misteri – Ezio Guaitamacchi
Beethoven. Ritratto di un genio – Jan Caeyers
Se scorre il sangue – Stephen King
Enrico Iorio (avvocato e musicista)
Album
Michael Thompson band – Live in Italy
Pat Metheny – From this Place
Los Vigilantes de la Playa – Jueves Tardes Guitar Sextet – (disco scaricabile da …
Prince – Sign o’ the times (Super deluxe Ed.) –
Frank Zappa – Halloween 81
Stefano Bollani – Piano Variations on Jesus Christ Superstars
Mr. Bungle – The Racing Wrath of the Easter Bunny demo –
Panther – Pain of salvation –
Jakko M. Jaksyk – Secrets & Lies-
Fates Warning – Long Day Good Night
Film
Richard Jewell – Clint Eastwood
The King of Staten Island – Judd Apatow
Il processo ai Chicago 7 (Netflix) – Aaron Sorkin
Libri
Lo sbiancamento dell’anima – Rocco tanica
Let’s Go – Jeff Tweedy
Paolo Mazzucchelli (divulgatore culturale)
Album
Rolling Stones – Goat’s Head Soup (deluxe edition)
Lou Reed – New York (deluxe edition)
David Bowie – Ouvrez le Chien
Film
La Regina degli Scacchi (serie Netflix)
Libro
John Connolly – La donna nel bosco
Gianfranco Starace (un amico ed un esperto/conoscitore come pochi)
Album
Paul Weller – “On Sunset”: classe sopraffina anche se troppo “adagiato” su atmosfere soft.
Nick Cave – “Idiot Prayer”: intimo, caldo, inebriante.
Jakko Z. Jakszyk – “Secrets & Lies”: l’album della maturità della voce del Re Cremisi.
Morrissey – “I Am Not A Dog On A Chain”: un ritorno alla forma completa da parte di Moz dopo una produzione mediocre
Perfum Genius – “Set My Heart On Fire Immediately”: voce penetrante, arrangiamenti sontuosi, archi, synth, flauti e mai una nota fuori posto.
Blues Pills – “Holy Moly!”: musica scritta per rocker sognanti.
Liam Gallagher – “MTV Unplugged”: il fratello “minore” dà il filo da torcere a Noel; missione compiuta e sorpasso realizzato.
Nick Mason’s Saucerful of Secrets – “Live At Roundhouse”: lo scrigno dei bei ricordi, il catalogo dei Pink Floyd dal ’66 al ’72. Pubblicato in tutti i formati, suggerisco il Bluray.
Pinl Floyd – “Delicate Sound Of Thunder” (re-stored & re-mixed) – live del 1988 tratto dalle 5 serate consecutive al Nassau Coliseum di NY. È stato svolto un lavoro di restauro delle immagini eccellente, soprattutto per l’uso di riprese mai viste prima. Un nuovo live a tutti gli effetti. A volerci trovare una pecca, la mancanza in video del brano “Welcome To The Machine”.
Tin Machine – “Tin Machine II”: ho voluto citare una ristampa, album del 1991 del side project del Duca Bianco da rivalutare (ma da parte degli altri…).
Libro
“Me” – Elton John: pailettes e sofferenza. Consigliato soprattutto a chi “snobba” il Baronetto.
Film
“Blinded By The Light”: seppur in programmazione nelle sale nel 2019, ho avuto modo di apprezzarlo solo pochi giorni fa; i temi trattati, ahimè, ancora attuali. Musiche del “Boss”.
Massimo Trapletti ( Presidente Bergamo Racconta)
Album
Flaming Lips – American Head
The Dream Syndicate – the Universe Inside
Mourning [A] BLK star – The Cycle
Matt Berninger – Serpentine Prison
Algiers – There is non Year
Fontaines DC – A hero’s Death
Laura Marling – Songs for our daughter
RVG – Feral
Thurston Moore – By the Fire
Calibro 35 – Momentum
“Fuori classifica, perché a mio giudizio una specie di “senatori a vita” del Rock e quindi, come tali, fuori dalla competizione”
Bob Dylan – Rough and Rowdy
Bruce Springsteen – Letter to You
Alberto Lanfranchi (Presidente Noi & Springsteen)
Album
Bruce Springsteen – Letter to You
Bob Dylan – Rough and Rowdy Day
Nick Mason’s Sauceful of secrets: Live at the Rounfhouse
Pearl Jam – Cigatan
Jessie Ware – What’s Your Pleasure
Deep Purple – Whoosh
AC/DC- Power Up
Haim – Women in Music Pt.III
Lucinda Williams – Good Souls better Angels
Roberta Finocchiaro – Save Lives With the Rhythm
Libri
Ken Follet – Fu sera e fu mattina
Joel Dicker – L’enigma della camera 622
Barack Obama – Una terra promessa
John Grisham – Una terra promessa
Lucinda Riley – Le ragazze del sole
Brian Freeman – Doppia entità
Dario Migliorini – Coup DeVille
Massimiliano Mingoia – San Siro Rock
Film
Letter to You – Thom Zimny
Dentico Dischi ( Storico negozio di dischi di Bergamo)
Libro
Anche le pulci prendono la tosse – Roberto Costantini
Dvd
The Green Book – Peter Farrelly
Album
“Per quello che riguarda la musica non è una classifica di vendita ma semplicemente cd cha abbiamo gradito. Messi in ordine sparso”.
Dream Syndicate – The universe inside
The Teskey Brothers – Paint my heart the circle sessions
Bruce Springsteen – Letter to you
James Maddock – No time to cry
Kandace Springs – The woman who raised me
Nick Cave – Idiot prayer alone at …
Suzanne Vega – An evening of New York
Betty Lavette – Blackbirds
Mary Chapin Carpenter – The dirt and the stars
Dion – Blues with friends
Luca del Castello (musicista)
Disco rock da ospiti di casa di riposo: Bob Dylan Rough and Rowdy ways.
Disco rock da pensionati: Bruce Springsteen Letters to you.
Disco rock da uomo maturo: Algiers – There is no years
Disco rock da giovincello: Phoebe Bridgers – Punisher
Ristampa dell’anno: Allison Run – Walking on The bridge
Fabrizio Pirola (giornalista, protagonista dell’era d’oro delle radio libere, blogger)
Album
Bob Dylan – Rough and Rowdy Ways
Bruce Springsteen – Letter to You
Matt Berninger – Serpentine Prison
Pat Metheny – From This Place
King Crimson – In the Court of Crimson King (The complete 1969 recordings)
Cowboy Junkies – Ghosts
Jehnny Beth – To Love is To live
Gil Scott – Heron – We’re New Again / a Reimangining By Makaya McCraven
Bill Callahan – Gold Record
Theolonious Monk – Palo Alto
Libro
Ruggine Americana – Philippe Meyer
Film
Alla mia piccola Sama (Netflix) – Waad Al-Khateab
Luigi “Gigi” Cortesi (compagno di banco al mitico Lussana per cinque anni, amico con il quale ho condiviso tanti pomeriggi musicali; qualche volta abbiamo discusso, mai litigato. Mi ha fatto conoscere tanti artisti)
Album
Dream Syndicate – The Universe Inside
Bob Dylan – Rough and Rowdy Ways
Fiona Apple – Fetch the Bold Cutters
Heliocentric – Infinity of Now / telemetric sounds
Neil Young – Homegrown
Waxaahatchee – Saint Cloud
Daniel Blumberg – On & on
Fountaines DC – A her’s Death
King krule – Man Alive
William Basinski – Lamentations
(ri)scoperte da lockdown:
John Prine
John Fahey
Tino Tracanna (Musicista)
Album
Einer Shering (con Oskar Gudjonson) – Intervals
Craig Taborn – Light Made Lighter
Till Bronner – Rio
Maurice Ravel – Concerto in Sol
Ambrose Akinmusire – A riftin Decorum
Art Peppers – Eleven
Jimmy Giuffre – Western Suite (capolavoro Misconosciuto)
Sonny Rollins – The bridge (il tenore alla sua massima espressione)
Don Cherry – Complete communion
Wayne Shorter -Atlantis
Film (non recenti e classici che ho visto o rivisto recentemente )
Interstellar – Christopher Nolan
L’albero della vita – Terrence Malik
Eyes without Shut (“ma praticamente tutto”) – Stanley Kubrik
8 e mezzo – Federico Fellini
La passione – Carlo Mazzacurati
La Grande Bellezza – Paolo Sorrentino
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