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I primi 50 vaccini Covid eseguiti al Papa Giovanni: “La luce in fondo al tunnel” fotogallery

Il primo ad essere vaccinato è stato Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Bergamo. Poi è stato il turno degli altri rappresentanti delle professioni sanitarie.

C’è anche il Papa Giovanni XXIII di Bergamo, simbolo della lotta al Covid in tutto il mondo, tra i centri in cui domenica 27 dicembre sono state eseguite le prime vaccinazioni contro il virus.

Il primo ad essere vaccinato è stato Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Bergamo. Poi è stato il turno degli altri rappresentanti delle professioni sanitarie: il Presidente dell’Ordine degli Infermieri, Gianluca Solitro, Guido Muzzi, Presidente dell’Ordine TSRM-PSTRP della provincia di Bergamo (Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione) e tecnico di Radiologia al Papa Giovanni. A seguire è stato il turno di Luigi Greco pediatra bergamasco e membro del CTS regionale

È stata poi la volta degli operatori del Papa Giovanni. A ricevere le prime dosi 13 medici, 9 infermieri, 2 tecnici e 2 operatori socio sanitari (OSS), che non hanno contratto il virus e che in questi mesi hanno dato un contributo insostituibile contro l’emergenza sanitaria che ha sconvolto la città e la provincia di Bergamo, in particolare nella primavera di quest’anno, insieme a rappresentanti del mondo socio sanitario territoriale, tutti pronti a farsi vaccinare con l’intento di trasmettere un messaggio importante alla popolazione sul ruolo cruciale che il vaccino ha nella lotta alla pandemia da Covid-19.

Si sono vaccinate le seguenti persone:

MEDICI ASST PAPA GIOVANNI XXIII

Silvia Canini, medico della Direzione medica
Michele Colledan, direttore del Dipartimento Insufficienza d’organo e trapianti
Renata Colombi, responsabile del Pronto soccorso dell’Ospedale di Bergamo
Roberto Cosentini, direttore del Centro Emergenza Alta Specializzazione
Luigi Da Pozzo, direttore del Dipartimento di Chirurgia
Fabiano Di Marco, direttore della Pneumologia
Anna Falanga, direttore del dipartimento di Medicina trasfusionale ed ematologia
Andrea Gianatti, direttore del Dipartimento di medicina di laboratorio
Luca Lorini, direttore del Dipartimento di Emergenza-Urgenza
Giovanna Mangili, direttore della Patologia Neonatale
Alessandro Rambaldi, direttore del Dipartimento di oncologia ed ematologia
Marco Rizzi, direttore delle Malattie Infettive
Sandro Sironi, direttore della Radiologia
Simone Vasilj Benatti, medico delle Malattie Infettive

INFERMIERI, TECNICI E OSS ASST PAPA GIOVANNI XXIII

Rossana Algeri, coordinatore infermieristico della Pediatria
Sara Cattaneo, infermiera di Terapia Intensiva
Paolo Conte, coordinatore tecnico della Neurofisiopatologia
Elisa Daleffe, OSS Ortopedia
Davide Ghitti, coordinatore dei tecnici di cardioperfusione
Romina Pagani, OSS Pronto Soccorso
Valeria Palma, infermiera di sala operatoria
Claudia Piccardo, infermiera Pronto Soccorso
Vilma Ruggeri, coordinatore infermieristico della Terapia Intensiva Neonatale
Epifanio Matraxia, infermiere del Centro diurno di Boccaleone
Fernanda Micheletti, infermiera della Cardiologia
Anna Zanotti, bed manager

MEDICI DI BASE E PEDIATRI DI LIBERA SCELTA

Marco Agazzi
Tullia Mastropietro
Rosa Maria Angela Murdaca
Armando Pecis
Adib Salim

OPERATORI SANITA’ PRIVATA

Giorgio Colleoni, infermiere Clinica San Francesco
Nicholas Gabbiadini, medico Clinica San Francesco
Silvia Lodetti, infermiere Clinica San Francesco
Viviana Magri, medico Clinica Quarenghi
Giuseppe Minneci, capo ostetrico del Policlinico San Pietro – IOB
Stefano Olmi, Stefano Olmi, responsabile unità di chirurgia generale e oncologica del Policlinico San Marco – IOB
Elisabetta Orlando, medico Istituto Beato Luigi Palazzolo
Salvatore Rossi, medico Clinica San Francesco
Berta Schlaffer, coordinatore infermieristico Istituto Beato Luigi Palazzolo

OPERATORI RSA

Fiorenza Milesi
Vanessa Tirloni
Cinzia Botter, infermiera ADI RSA

SOCCORRITORI

Francesco Carobbio, FVS-Federazione Volontari del Soccorso
Giulia Milani, Croce Rossa Italiana
Elena Piersanti, Anpas

In totale sono stati eseguiti 50 vaccini,

Le prime 50 dosi del vaccino sono arrivate al Papa Giovanni intorno alle 12, trasportate da convogli AREU e consegnate ad Oliviero Valoti, responsabile AAT Bergamo, che le ha portate al Centro prelievi dell’Ospedale di Bergamo dove, in un box dedicato, sono state allestite le siringhe per la somministrazione. Ad eseguire le iniezioni – sempre nei locali del Punto prelievi dell’Ospedale bergamasco, dove in queste settimane sono state eseguite anche le vaccinazioni antinfluenzali agli operatori – l’équipe della Medicina del Lavoro del Papa Giovanni XXIII, guidata da Daniela Borleri, che con i colleghi si è occupata anche di raccogliere il consenso informato dalle persone vaccinate.

A coordinare le operazioni Daniela Valsecchi, responsabile della Farmacia, Simonetta Cesa, direttore delle professioni Sanitarie e Sociali, Giulia Bombardieri per la Direzione Medica e Cristina Caldara, responsabile dei processi socioassistenziali territoriali individuata come referente della campagna. 4 infermieri, 3 medici e 3 farmacisti hanno gestito due box dove due persone venivano vaccinate contemporaneamente mentre altri procedevano al consenso informato.

“Anche oggi il Papa Giovanni è in prima linea per dare il proprio contributo nella lotta contro il Covid – ha commentato Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. Dopo tanti mesi in apnea dedicati alle cure ospedaliere e alle tante attività che hanno caratterizzato l’emergenza da oggi siamo in prima linea con i vaccini, l’unica arma agognata dal mondo intero in tutti questi mesi per porre fine alla pandemia e all’emergenza, non solo sanitaria ma anche economica e sociale, che il Covid ha determinato. Una giornata simbolica, dove a scendere in campo sono stati i nostri operatori più rappresentativi, per il loro ruolo e per il contributo dato alla gestione dell’emergenza insieme a figure simbolo del mondo della sanità bergamasca. Ringrazio tutti quanti per aver aderito con convinzione alla campagna e ringrazio i nostri operatori in prima linea nella lotta contro la pandemia anche oggi, speriamo ultima tappa di un percorso difficile e doloroso”.

Presenti al V-Day del Papa Giovanni con il Direttore Generale Maria Beatrice Stasi e il Direttore Sanitario Fabio Pezzoli anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e l’assessore alle Infrastrutture trasporti e mobilità sostenibile di Regione Lombardia, Claudia Maria Terzi.

“Oggi possiamo intravvedere una luce, l’arrivo del vaccino potrà portare progressivamente a una svolta nella battaglia con questo nemico subdolo – ha commentato l’assessore regionale Claudia Maria Terzi -. Questo anno drammatico per il nostro territorio, e lo dico da bergamasca, si chiude quindi con una speranza tangibile, con una prospettiva nuova e incoraggiante. Ringrazio di cuore tutti gli operatori della sanità bergamasca per la competenza, la generosità e lo sforzo immane che messo in campo in questi mesi”.

“Vivo questo 27 dicembre, primo giorno di vaccinazioni, come una festa della vita, specialmente per Bergamo, la nostra città – ha commentato Giorgio Gori -. So che anche tra noi c’è chi affronta questo passaggio con diffidenza. Vorrei rassicurarlo, invitandolo a considerare la scienza una compagna affidabile e il vaccino come lo strumento che ci consentirà di far ripartire l’economia e il lavoro, la chiave che ci restituirà la dimensione collettiva che il virus ci ha sottratto. In questa dimensione la libertà individuale non può prescindere dalla solidarietà: se c’è una cosa che l’esperienza del Covid ci ha insegnato è che nessuno può porsi in salvo da solo. Ci auguriamo che l’organizzazione della campagna vaccinale sia efficace, senza ritardi e inefficienze. Ma oggi è un giorno di festa, che ci dà speranza e che chiama ognuno di noi all’esercizio della responsabilità”.

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