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La bergamasca axiro

Sanificazione dei mezzi di trasporto pubblici: società di ingegneria propone la soluzione

Un progetto, una risposta immediata per sanificare i mezzi di trasporto e più in generale qualsiasi ambiente usando i raggi UV-C

Il settore dei trasporti da più parti è stato indicato come una delle maggiori criticità nell’emergenza Coronavirus. L’affollamento degli autobus e dei treni, specialmente in relazione alla riapertura delle scuole, al momento rappresenta una questione irrisolta ma particolarmente importante per ridurre i rischi di contagio e contenere la diffusione del Covid-19.

Per affrontare questa situazione in modo tempestivo, Axiro Italia, società di consulenza ingegneristica nella provincia di Bergamo, ha dato vita al progetto “CleanLife“, soluzione per sanificare i mezzi di trasporto e più in generale qualsiasi ambiente come scuole, abitazioni e aziende. Il responsabile del progetto, Ivan Gualtieri spiega: “Si basa sulla sanificazione tramite raggi UV-C, che hanno effetto germicida e sono conosciuti dal 1903, quando il Premio Nobel Niels Ryberg Finsen, scienziato, medico e accademico, li ha utilizzati nel trattamento della tubercolosi. Sono una tecnologia arcinota, sicuramente è efficace e sul cui uso è stato scritto molto: le pubblicazioni scientifiche in merito sono numerose e per questo abbiamo scelto di adoperarla. Viene impiegata, per esempio, nelle sale operatorie per la disinfezione dell’ambiente e negli studi medici per sterilizzare i ferri, ma anche dai barbieri per garantire la pulizia delle forbici e dei rasoi. Considerando la pandemia in corso, abbiamo pensato di portarla a un livello più fruibile nella vita di tutti i giorni considerando l’emergenza Covid: ci siamo concentrati su questo scopo ora perché in precedenza non c’era questa esigenza e nessuno prima d’ora ci aveva pensato”.

“Noi – prosegue Gualtieri – siamo una società d’ingegneria che solitamente non si occupa di questi argomenti però abbiamo molte competenze interne considerando che il nostro team conta circa 30 ingegneri e sappiamo come si sviluppa un prodotto pur riferendoci a un settore che in questo caso non è propriamente il nostro. Io sono un alpino e non mi piace stare fermo: in un contesto come quello che stiamo vivendo da bravi bergamaschi e lombardi abbiamo deciso di dare un segno concreto e attivarci per aiutare ad affrontare il problema”.

Grazie alla collaborazione con Autotrasporti Locatelli, azienda operante nel trasporto pubblico di Bergamo, sta circolando da circa un mese il primo autobus in grado di effettuare automaticamente la sanificazione. Gualtieri afferma: “La compagnia ci ha messo a disposizione un bus e noi abbiamo realizzato il prototipo con questa tecnologia. Il funzionamento è molto semplice: abbiamo dotato il veicolo di una centralina sottochiave: quando non c’è nessuno a bordo, a fine corsa o quando ha qualche minuto di tempo, l’autista uscendo dal mezzo può premere un pulsante verde per attivare il sistema che è in grado di sanificare tutte le superfici all’interno nell’arco di tre minuti. Alcune lampade a led emettono queste radiazioni luminose: ognuna è dotata di un sensore di presenza che esclude il sistema nel caso si verifichi un accesso inavvertito. Quando le porte sono chiuse l’interno del pullman diventa una sorta di scatola ermetica, schermata dai cristalli del veicolo, quindi all’esterno non filtra nulla e tutto avviene in sicurezza. Naturalmente la tradizionale pulizia rimane necessaria perché se ci fosse del fango sul pavimento resta, ma i germi, i batteri e i virus vengono tolti. È una sicurezza non solo per il Coronavirus ma anche per l’influenza e per qualsiasi malattia infettiva perché tutto ciò che c’è nell’aria viene disinfettato”.

I vantaggi sono molteplici. Gualtieri evidenzia: “Con CleanLife la sanificazione viene eseguita in modo oggettivo, non dipende dall’abilità del singolo operatore ed è possibile certificarne l’avvenuta esecuzione al termine della tratta: collegandosi alla centralina si può scaricare quante volte è stata effettuata, quindi si possono avere le prove che la propria flotta è stata igienizzata. Inoltre, questa soluzione non prevede l’uso di prodotti chimici e materiali di consumo, non è soggetta a usura e manutenzione, consuma pochissima energia ed è integrabile nel sistema di bordo senza modifiche”.

“Con questa opportunità – conclude Gualtieri – diamo una risposta a un problema che richiede soluzioni urgenti. La tecnologia c’è ed è pronta per essere usata: speriamo che la Regione, i Comuni e gli enti preposti possano coglierne l’utilità”.

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